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“Il destino”, una scomoda eredità in scena all’Unical

RENDE Il teatro nella sua essenza, quella che assume le connotazioni di svago e divertimento. Anche per chi partecipa direttamente. Questo è l’intento della messa in scena amatoriale che da qualche…

Pubblicato il: 25/06/2017 – 10:35
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“Il destino”, una scomoda eredità in scena all’Unical

RENDE Il teatro nella sua essenza, quella che assume le connotazioni di svago e divertimento. Anche per chi partecipa direttamente. Questo è l’intento della messa in scena amatoriale che da qualche anno viene rappresentata dal regista Giuseppe Salerno e che ieri ha presentato nell’Auditorium di Arcavacata, nei pressi dell’Università della Calabria, la commedia dal titolo “Il Destino”. Ad animare lo spettacolo sono stati gli attori della compagnia teatrale amatoriale de “L’istrione”. L’opera illustrata affronta in chiave comica la delicata situazione riguardante l’eredità.
Nata dall’idea di Luigi Speciale, narra la storia di un contadino in pensione che riceve una raccomandata dall’America nella quale viene indicata un’ipotetica somma relativa a un’inaspettata eredità. Tutti i paesani, dai figli ai conoscenti fino ad arrivare alla Curia ed alle autorità, pretendono una parte della donazione dal fortunato conterraneo salvo poi scoprire l’amara verità riguardante l’effettiva entità della fortuna. Giuseppe Salerno ci spiega che «il messaggio di questa commedia è l’esaltazione del valore della famiglia. Pur essendo ambientata negli anni 70 potrebbe trovare collocazione anche in un contesto odierno perché affronta tematiche, come quello dei rapporti all’interno dello stesso nucleo familiare, che vengono messi da parte a vantaggio degli interessi economici».
Da quanto tempo è attiva la compagnia?
«La compagnia è nata qualche anno fa da un gruppo di amici e dal loro amore nei confronti di questo tipo di cultura (il teatro, ndr). Abbiamo voluto intraprendere questo percorso per puro divertimento e nell’arco degli ultimi cinque anni abbiamo rappresentato circa dieci opere tutte in vernacolo calabrese. L’ obiettivo  della compagnia è quello di valorizzare il teatro amatoriale e, soprattutto, quello calabrese».
Quindi ci saranno eventi futuri legati a questo progetto?
«Certamente questa è la nostra intenzione ma non dipenderà solo da noi. Certamente dall’approccio che avremo con il pubblico e dall’interesse che questo ci manifesterà. Continueremo qualora dovessimo ottenere consensi altrimenti promuoveremo solo per quel gruppo di amici che si è consolidato nel tempo ma che si sta ampliando».
Per molti dei protagonisti la commedia ha rappresentato un vero e proprio “battesimo” teatrale. L’opera ha riscosso un buon successo di pubblico, che ha risposto divertito alle trasposizioni comiche rappresentate sul palco. Conferma, questa, della bontà del progetto e dell’appeal che riscontrano le comuni vicissitudini quotidiane in chi, assistendo all’opera, ritrova caratteristiche e modi di fare più volte affrontati nelle comuni e reali relazioni interpersonali.

Davide Roccamo
redazione@corrierecal.it

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