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Acquistò una collana rubata, condannata in Appello a 10 mesi

CATANZARO La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la condanna a 10 mesi e 20 giorni di reclusione e al pagamento dei danni nei confronti di Lucia Gabriele, accusata di ricettazione per avere ac…

Pubblicato il: 27/06/2017 – 17:23
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Acquistò una collana rubata, condannata in Appello a 10 mesi

CATANZARO La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la condanna a 10 mesi e 20 giorni di reclusione e al pagamento dei danni nei confronti di Lucia Gabriele, accusata di ricettazione per avere acquistato, nel Comproro che gestisce, una collana con due ciondoli provento di una rapina. I fatti risalgono al settembre 2010 a Catanzaro quando la vittima, A.M., apre la porta a un ragazzo di origine marocchina, Mansour Abdelhak, che lo deruba della collana che questi porta al collo, strappandogliela e scappando via. A.M. insegue il ladro e lo raggiunge ma viene di nuovo spintonato, gettato a terra e minacciato. Denunciata immediatamente la rapina, il marocchino viene subito intercettato dalla Polizia e agli agenti ammette di avere rubato la collana e di averla venduta al Banco Metalli Italiano di via Poerio. È qui che la Polizia si reca e ritrova la collana che la Gabriele aveva acquistato per 265 euro riferendone l’acquisto ad una persona estranea ai fatti. L’imputata racconterà di avere acquistato la collana da un giovane marocchino sprovvisto di documenti che le avrebbe assicurato di tornare senza farsi più vedere. Ad ogni modo la vendita dell’oro era stata fatta e segnata a nome di una persona sconosciuta. Sia Mansour Abdelhak che Lucia Gabriele affrontano il processo in primo grado con rito abbreviato, nel corso del quale il difensore di A.M., l’avvocato Michele Gigliotti, ottiene dal giudice la citazione del Banco Metalli Italiano sas, oggi diventato spa, quale responsabile civile per il fatto illecito commesso dal dipendente Lucia Gabriele, sorella di Roberto Gabriele, responsabile della spa. Nel corso del processo, tra l’altro il giovane marocchino si difenderà affermando di conoscere la vittima che lo avrebbe fatto entrare in casa chiedendo un approccio sessuale dietro il pagamento di un compenso che gli sarebbe poi stato rifiutato. Il il 10 maggio 2012 il gup condanna Abdelhak a un anno e sei mesi e Lucia Gabriele a 10 mesi e 20 giorni. L’imputata ha appellato la sentenza di primo grado ma la corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza di primo grado.

 

 

 

 

 

 

 

 

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