COSENZA «Giovanna Leonetti al momento del fatto era totalmente incapace di intendere e di volere». Lo ha riferito al gup del Tribunale di Cosenza, Francesco Greco, il professore Ricci, il consulente nominato dal giudice per valutare le condizioni psichiche della biologa cosentina accusata di aver ucciso la figlia di appena sette mesi il 20 febbraio di un anno fa soffocandola con un cuscino in casa della zia, in pieno centro a Cosenza. La diagnosi clinica cristallizzata nella perizia medica depositata dalla Procura – che per lei aveva chiesto il giudizio immediato – era quella di vizio parziale di mente. La difesa (gli avvocati Marcello Manna e Pierluigi Pugliese) aveva chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato condizionato.
La Procura (le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Domenico Frascino) aveva depositato all’ufficio gup la perizia redatta dal professore Mastronardi che ha visitato la giovane e visionato tutta la documentazione medica. Secondo il consulente, la capacità di intendere e di volere della Leonetti al momento del fatto era «grandemente scemata» ma non era totalmente incapace di intendere e di volere come sostenuto dalla perizia della difesa, effettuata dal professore Sebastiano De Giorgi, direttore del dipartimento di Psichiatria di Lecce.
La donna, dopo un lungo periodo di degenza nell’ospedale di Cosenza, si trova adesso agli arresti domiciliari in una clinica. La Procura aveva chiesto la misura cautelare in carcere.
Per i magistrati, la 38enne sarebbe stata capace di fuggire e «commettere gesti autolesivi» e per questi motivi dovrebbe stare in carcere. Ma il giudice Greco ha chiesto a tre consulenti (i professori Sertore, Ricci e Petrini) di valutare se la giovane mamma al momento della tragedia era totalmente incapace di intendere e di volere. Questa mattina è stato ascoltato per prima il professore Ricci che ha parlato di totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto. Il giudice ha aggiornato il processo al prossimo 8 settembre per ascoltare gli altri due consulenti.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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