Fusione dei Comuni, contestato Oliverio
SPEZZANO PICCOLO (CS) Una folta delegazione appartenente al comitato “Liberi cittadini di Spezzano Piccolo “ e di esponenti del No alla fusione di Casole Bruzio, alla fine dei lavori organizzati dal…

SPEZZANO PICCOLO (CS) Una folta delegazione appartenente al comitato “Liberi cittadini di Spezzano Piccolo “ e di esponenti del No alla fusione di Casole Bruzio, alla fine dei lavori organizzati dal Pd al Virginia Hotel, hanno contestato il presidente Oliverio. «Gli appartenenti al No alla fusione, che avevano programmato una pacifica manifestazione di protesta contro l’annessione di Spezzano Piccolo da parte della maggioranza del consiglio regionale, – è scritto in un comunicato del comitato – erano stati invitati, da esponenti del Pd, a desistere e gli era stata, comunque, garantita la possibilità di incontrare il presidente Oliverio. L’invito accolto dai cittadini non è stato però rispettato da chi avrebbe dovuto garantire l’incontro. Anzi la delegazione ha dovuto aspettare la fine dei lavori e nella calca, che si forma alla fine di questi appuntamenti, si è dovuta “conquistare“ la possibilità di esprimere, direttamente al presidente, il proprio disappunto per il comportamento antidemocratico e anticostituzionale della maggioranza alla regione in occasione dell’approvazione della legge sulla fusione dei paesi della presila. I tentativi di difendere le scelte fatte dalla maggioranza, da parte del presidente, sono venuti meno difronte alle contestazioni che sono state mosse da parte dei cittadini intervenuti. Il presidente, di fatto, ha scaricato la responsabilità sui comuni che hanno aderito con delibere consiliari. I cittadini hanno replicato come le delibere di adesione fossero state fatte quando in vigore c’era la vecchia legge ( L. r. 13/83 ) che prevedeva il quorum e come questa fosse stata modificata successivamente. Abolendo il quorum e prevedendo il pasticcio sul criterio del calcolo dei voti la volontà dei consigli è stata praticamente stravolta. Si sono così registrati accesi scontri verbali tra i numerosi cittadini presenti e il presidente Oliverio. Era il primo appuntamento a cui era presente il governatore in presila dopo il referendum; il disappunto crescente, mostrato dai cittadini, dimostra come le scelte fatte dalla politica contrastino con la volontà popolare. Volontà popolare che si mostra sempre più scettica verso il nuovo ente, anche alla luce dei provvedimenti che si stanno assumendo e che spesso contrastano con le fantasiose promesse fatte durante la campagna referendaria».