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Lamezia, Carnovale: «Vicini alla Cofer, azione vile»

LAMEZIE TERME «In relazione al gravissimo atto intimidatorio compiuto nei confronti dell’azienda Cofer, e precisamente l’incendio che ha interessato alcuni container, andati distrutti, nel terreno do…

Pubblicato il: 31/07/2017 – 8:29
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Lamezia, Carnovale: «Vicini alla Cofer, azione vile»

LAMEZIE TERME «In relazione al gravissimo atto intimidatorio compiuto nei confronti dell’azienda Cofer, e precisamente l’incendio che ha interessato alcuni container, andati distrutti, nel terreno dove insiste il cantiere per la costruzione della concattedrale intitolata a San Benedetto da Norcia, e per il quale gli inquirenti non hanno escluso l’origine dolosa, in qualità di coordinatore cittadino del partito Alternativa popolare esprimo piena solidarietà ai titolari della società». Lo dice Massimiliano Carnovale, che guida Alternativa popolare a Lamezia. «La gravissima intimidazione perpetrata ai danni di chi svolge la propria attività lavorativa sul nostro territorio – prosegue il coordinatore cittadino di Ap –, fornendo occasioni di lavoro e di sviluppo, rappresenta certamente un episodio sconcertante che va duramente condannato. Purtroppo la categoria degli imprenditori, nella nostra terra, continua a essere esposta a gravissimi attacchi e vili intimidazioni che comprimono gli spazi della libertà d’iniziativa economica, costituzionalmente garantito. Ai destinatari di questo gravissimo episodio giunga la vicinanza dell’intero gruppo di Alternativa popolare di Lamezia Terme».

LA DIOCESI: ATTACCO AL LAVORO Anche la diocesi di Lamezia è intervenuta dopo l’attacco al cantiere. «Triste costernazione per un atto distruttivo che offende la città e la diocesi – si legge nella nota –. Non perché a essere attaccato è il cantiere di una Chiesa, ma perché colpisce il mondo del lavoro e dell’impresa già tanto fragile e precario in questo territorio. Vengono offesi i lavoratori e per questo viene offesa la Chiesa.  Purtroppo questo è l’ennesimo segnale di un clima di violenza e di sopruso che ancora non vuole lasciare la nostra comunità. Tutto questo preoccupa la Chiesa diocesana e il suo Pastore. Grazie a quanti si sono fatti presenti e vicini. Un ringraziamento particolare ai carabinieri e ai vigili del fuoco che si sono resi subito disponibili nell’intervento. Auguriamo giorni di pace alla nostra città». 

ANCE CATANZARO: FRONTE COMUNE CONTRO LA CRIMINALITÀ Anche il presidente di Ance Catanzaro – Alessandro Caruso – e l’intero consiglio direttivo esprimono profondo sdegno e viva preoccupazione per l’ennesimo vile atto intimidatorio alla Cofer di Lamezia Terme, e manifestano la piena solidarietà alla famiglia, al management tutto ed alle maestranze. «Dobbiamo – continua Caruso – soprattutto in questo periodo in cui iniziano a vedersi importanti risultati positivi degli sforzi della magistratura e delle forze dell’ordine, fare fronte comune per accompagnare e stimolare la necessaria reazione di tutta la comunità, affinché possa respingersi, anche culturalmente, chi ritiene, ancora, di imporre nel nostro territorio l’inaccettabile logica della intimidazione, della violenza e della sopraffazione». Anche il presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, interviene per sottolineare che «la recrudescenza di tali vili gesti rappresenta, sempre più, una reale minaccia per la tenuta dell’assetto sociale ed economico del nostro territorio e dimostra come occorre tenere alta l’attenzione sui temi della legalità e della sicurezza, condizioni propedeutiche ed essenziali per ogni ipotesi di crescita e sviluppo». «Nell’auspicio – concludono Caruso e Rossi – che vengano assicurati al più presto alla giustizia responsabili e mandanti, invitiamo la famiglia Ferraro ed i suoi collaboratori a continuare ad operare con la consueta determinazione e l’abituale laboriosità, nella consapevolezza che, già da stamattina, siamo certi, saranno impegnati con ancora maggiore forza e volontà alla realizzazione dell’intervento».

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