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Voto di scambio ad Amantea, si dimette Socievole

AMANTEA Il consigliere comunale Marcello Socievole ha fatto pervenire a mezzo posta elettronica certificata le proprie dimissioni al Comune di Amantea. Una decisione maturata dopo il suo coinvolgimen…

Pubblicato il: 02/08/2017 – 13:45
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Voto di scambio ad Amantea, si dimette Socievole

AMANTEA Il consigliere comunale Marcello Socievole ha fatto pervenire a mezzo posta elettronica certificata le proprie dimissioni al Comune di Amantea. Una decisione maturata dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Paola sul presunto voto di scambio nelle ultime competizioni che si sono svolte nel centro del Tirreno cosentino e che hanno portato all’arresto dello stesso Socievole e dell’ex sindaco Franco La Rupa. E il primo cittadino di Amantea, Mario Pizzino, con una nota, ha preso atto della decisione definendola «sofferta».
«L’amico Marcello Socievole – afferma il sindaco -, saprà difendersi nelle sedi opportune, facendo valere le sue ragioni nel nome della giustizia, con le mani libere, senza nessun tipo di impedimento che la carica di consigliere comunale comporta».
«Il primo cittadino – si legge ancora nella nota del Comune – in ottemperanza alle norme in vigore, ha già provveduto, di concerto con il presidente Caterina Ciccia, a convocare per giovedì 3 agosto alle ore 15.30, l’assemblea consiliare che prenderà atto delle dimissioni di Socievole e procederà alla ratifica della relativa surroga con Giuseppe Maria Vairo, risultato primo dei non eletti».

UDIENZA DAVANTI AL TDL Intanto si è svolta mercoledì l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro per Socievole e La Rupa. I legali di Socievole (gli avvocati Nicola Carratelli e Ivonne Posteraro) e il difensore di La Rupa (l’avvocato Francesco Gambardella) si erano rivolti al Tdl per chiedere la revoca della misura cautelare in carcere.
L’attività investigativa, svolta dai militari dell’Arma e coordinata dal procuratore di Paola Pierpaolo Bruni e dal sostituto Anna Chiara Fasano, ha fatto emergere come le persone coinvolte, nel corso della campagna elettorale per le elezioni dello scorso giugno che ha portato all’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Amantea, abbiano secondo l’accusa esercitato pressioni, il primo quale candidato poi eletto e il secondo come sostenitore della relativa coalizione elettorale, nei confronti di un soggetto al fine di indurre la sua fidanzata e la famiglia della stessa a votare per il consigliere comunale arrestato con la minaccia che altrimenti a quest’ultima non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine presso la scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa. Al solo consigliere comunale arrestato, inoltre, viene contestato l’aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria ai genitori della suddetta e ciò per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state profferite le minacce. 
Davanti al Tdl il procuratore Bruni e il sostituto Anna Chiara Fasano hanno sostenuto la fondatezza dell’impianto accusatorio ricostruendo gli elementi a sostegno del quadro probatorio. Accuse fortemente respinte dalle difese che hanno documentato anche la totale estraneità ai fatti contestati. La difesa di Socievole ha prodotto una corposa memoria difensiva e ha depositato inoltre le dimissioni dell’ormai ex consigliere. Il Tribunale della Libertà dovrebbe decidere nei prossimi giorni.

mi. mo.

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