COSENZA Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata la notte scorsa sulla costa tirrenica del cosentino, al largo della provincia di Cosenza, di fronte a Paola. Il sisma si è verificato alle 4.38, a una profondità di circa 227 km, ed è stato avvertito distintamente dalla popolazione. Non si segnalano danni a persone e cose. Il terremoto è stato causato dallo sprofondamento di un pezzo di antico Oceano sotto il Mar Tirreno. «L’antico oceano della Tetide sprofonda sotto il mantello terrestre e si piega sotto la costa della Calabria, del Cilento e della Sicilia, dando luogo a un’attività sismica particolarmente profonda» ha detto all’Ansa Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv). «In questa regione – ha aggiunto – è attivo un processo chiamato “subduzione” simile a quanto accade in alcune aree dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano: in pratica un pezzo di litosfera, che comprende crosta e mantello, e che in questo caso è il relitto dell’antico oceano, sprofonda in verticale nel mantello e genera terremoti profondi. «La profondità – ha spiegato l’esperto – è ben maggiore di quella dei terremoti che avvengono nell’Appennino e nella stessa Calabria, che è generalmente compresa tra 15-20 chilometri». La profondità elevata attutisce molto l’energia del terremoto e lo fa avvertire di meno, rispetto a quelli della stesa magnitudo che avvengono più in superficie. Dal 2005, ha rilevato Amato, nell’area ci sono stati 20 terremoti di magnitudo superiore a 3.5, di questi, 4 erano di magnitudo superiore a 4.0. Il più forte dei 20 è stato il terremoto di magnitudo 5.1 registrato nel Mar Tirreno il 17 dicembre del 2008, avvenuto alla profondità di 269 chilometri.
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