Incendio nel centro storico, Oliverio: tragedia dell'abbandono
COSENZA «Nella giornata odierna ho sentito telefonicamente il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il prefetto Gianfranco Tomao per le dovute e necessarie valutazioni in relazione al drammatico incend…

COSENZA «Nella giornata odierna ho sentito telefonicamente il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il prefetto Gianfranco Tomao per le dovute e necessarie valutazioni in relazione al drammatico incendio avvenuto nel centro storico di Cosenza». È quanto afferma, in una nota, il presidente della giunta regionale della Calabria Mario Oliverio, sull’incendio che ha provocato la morte di tre persone nel centro storico di Cosenza e la distruzione della prima stampa del “De rerum natura iuxta propria principia”, l’opera più importante del filosofo Bernardino Telesio e di alcune pergamene di valore inestimabile. «Di fronte all’immane tragedia – prosegue Oliverio – è umana l’espressione di un sentimento di dolore e costernazione, ma sarebbe innaturale se non si avvertisse anche rabbia e indignazione. Ognuno di noi deve essere consapevole che ciò che è accaduto poteva essere prevenuto ed evitato. Non vi è alcun dubbio che debba essere aperta un’inchiesta per accertare rapidamente le cause che hanno scatenato il tremendo e drammatico incendio. Altresì, parimenti però, non esiste alcun dubbio che quel rogo è una tragica testimonianza di quanto l’incuria, il degrado e l’abbandono siano divenuti aggressivi e distruttivi fattori di rischio per il centro storico». «Dopo quanto è successo – conclude il presidente della giunta regionale – niente può essere più come prima. Non possono prevalere rassegnazione ed assuefazione. È evidente che il perdurare di tale condizione ci costringe a registrare non solo vittime umane ma anche la cancellazione dell’identità e la memoria della storia della città bruzia».