La sinistra del Teatro Brancaccio sbarca in Calabria
LAMEZIA TERME “Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza” cerca di costruire l’alternativa a sinistra anche in Calabria. E parte da un’assemblea, prevista per domenica 27 agosto a Lamezia T…

LAMEZIA TERME “Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza” cerca di costruire l’alternativa a sinistra anche in Calabria. E parte da un’assemblea, prevista per domenica 27 agosto a Lamezia Terme. I promotori dell’incontro fanno riferimento alla presentazione dell’appello del 25 giugno scorso al Teatro Brancaccio di Roma da parte di Anna Falcone e Tomaso Montanari «nell’obiettivo – si legge in una nota – di dar vita ad una grande lista di cittadinanza e di sinistra, in una prospettiva nuova di metodo e contenuti. Un grande dibattito è stato avviato e crediamo sia opportuno anche nella nostra Regione».
«L’Italia sta andando alla deriva – continua il documento – e la Calabria vive una situazione molto preoccupante. Le problematiche sociali, economiche, ambientali stanno drammaticamente peggiorando. Si vive quasi con rassegnazione, alla mercè di un ceto politico che vive di apparati e di interessi di carriera personali, in cui non si distingue più alcuna opposizione, nel mentre la povertà e le ingiustizie sociali si diffondono, il lavoro è diventato una chimera, i giovani vanno via e la popolazione diminuisce senza neppure essere bilanciata dai flussi migratori in ingresso. Perdiamo pezzi ogni giorno, l’ambiente degrada, la cultura arretra, il malaffare e la criminalità si consolidano e si diffondono, la rassegnazione sembra prendere il sopravvento e l’astensionismo elettorale massiccio consegna la guida della regione ad apparati partitici mercenari inconsistenti per capacità di governo ed autorevolezza. In un circuito vizioso che sembra senza fine».
Sono chiari i capisaldi del movimenti: «Le battaglie referendarie per l’acqua pubblica, contro le trivellazioni a vantaggio dei petrolieri, in difesa della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza, e tante altre battaglie di cittadinanza attiva sui territori hanno mostrato tuttavia che la speranza non è morta. È necessario dare spazio a questa speranza; lo si può fare anche, rispondendo all’appello di Anna e Tomaso, provando ad aprire uno spazio politico nuovo, in cui il voto delle persone torni a contare.
Per questo riteniamo importante partecipare ad un progetto politico che aspiri a dare rappresentanza agli italiani e soluzioni innovative alla crisi in atto, un percorso unitario aperto a tutti e non controllato da nessuno. Un progetto, e una lista unitaria, non costruiti dall’alto, ma dal basso. Con un processo di partecipazione aperto, che parta dalle liste civiche già presenti su tutto il territorio nazionale, e che si apra ai cittadini, per decidere insieme, con metodo democratico, programmi e candidati».
«Non sarà un processo facile – continua l’appello –, ma bisogna provarci. Proponiamo come questioni centrali di dibattito la elaborazione di un progetto di rilancio per il Mezzogiorno e la Cultura. Ma non poniamo limiti a priori. Riteniamo importante tuttavia un confronto anche sui metodi e le regole da individuare affinchè il processo di composizione della lista sia il risultato di democrazia partecipata, non controllato da apparati di partito, finalizzato a fare emergere personalità di elevato profilo sul territorio regionale, con preparazione, competenze, credibilità, storie pulite, in un’ottica di rappresentanza politica di missione, a termine, avulsa da pratiche carrieriste».