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«La Festa dell’Unità affronterà i crucci dei calabresi»

BELVEDERE «Due obiettivi con una sola iniziativa che quest’anno assume un’importanza davvero straordinaria: affrontare questioni, temi e problemi di stringente attualità per la Calabria e, al contemp…

Pubblicato il: 25/08/2017 – 13:05
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«La Festa dell’Unità affronterà i crucci dei calabresi»

BELVEDERE «Due obiettivi con una sola iniziativa che quest’anno assume un’importanza davvero straordinaria: affrontare questioni, temi e problemi di stringente attualità per la Calabria e, al contempo, valorizzare un territorio come Belvedere che ha energie umane e risorse ambientali, storiche e culturali di grande e assoluto prestigio. Massima è la soddisfazione, mia personale e dei democratici del territorio, per la scelta di tenere la Festa regionale dell’Unità dal 7 al 10 settembre proprio a Belvedere Marittimo. Sarà l’occasione per analizzare, con il gruppo dirigente del Pd regionale , alcune delle problematiche che più occupano i pensieri dei calabresi». Lo dice Ugo Massimilla, segretario del circolo del Pd di Belvedere, nel presentare l’appuntamento.  «Ciò – spiega il segretario – in vista dei prossimi appuntamenti che vedono la nostra regione pronta ad interagire efficacemente con il governo per superare difficoltà storiche di vario ordine, ad incominciare dal deficit infrastrutturale, che penalizza qualsivoglia progetto di sviluppo. Ma sarà anche l’occasione per far interagire i calabresi con personalità di spicco che, come il portavoce della segreteria nazionale, il parlamentare Matteo Richetti, il sottosegretario alle Infrastrutture Del Basso De Caro, il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, i parlamentari e consiglieri regionali calabresi nonchè i presidenti Oliverio e Irto e tanti altri, sono impegnati, con passione e determinazione, per svecchiare il sistema-Italia e renderlo più moderno e al passo con le evoluzioni tecnologiche in corso. Sono altrettanto sicuro che l’appuntamento dal 7 al 10 settembre aiuterà la Calabria a fare, con rigore e sobrietà, il punto sulle sue odierne difficoltà, non per urlare alla luna come spesso fanno le forze dell’antipolitica e della demagogia imperversante, piuttosto con la consapevolezza che tanto è stato già fatto per ridurre il gap che la separa dal resto del Mezzogiorno e che se tanto altro occorrerà fare, in ogni caso indietro non si torna». 

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