Si spara nel cuore della movida reggina
REGGIO CALABRIA Due colpi di arma da fuoco che spengono il chiacchiericcio e le risate della normale movida estiva. È successo questa notte fra le 2 e le 3 nella centralissima piazza de Nava, di fron…

REGGIO CALABRIA Due colpi di arma da fuoco che spengono il chiacchiericcio e le risate della normale movida estiva. È successo questa notte fra le 2 e le 3 nella centralissima piazza de Nava, di fronte al Museo Archeologico Nazionale, nel cuore della città. Era una serata come tante, che si trascinava verso la notte, fra comitive di ragazzi che ormai da tempo si danno appuntamento in piazza per quattro chiacchiere e qualcosa da bere, fin quando da un’auto sono partiti due colpi. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe sparato in aria, ma in piazza si è scatenato il panico. Immediatamente, sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti e della polizia scientifica, che hanno rinvenuto due bossoli e hanno ascoltato i presenti, per tentare di ricostruire l’accaduto. Sulle indagini al momento vige il più stretto riserbo, ma l’episodio ha destato preoccupazione. Sebbene in zona, già in passato, sia stata registrata qualche rissa, è la prima volta che saltano fuori le armi da fuoco.
Da tempo, sul centro città si vigila con attenzione. Oggetto degli appetiti di giovani rampanti aspiranti boss, il cuore di Reggio e i suoi locali sono stati posti sotto stretta sorveglianza. E i risultati sono arrivati. Non più tardi di qualche mese fa, l’inchiesta Eracle ha permesso di svelare come il clan Condello avesse imposto nei lidi i propri buttafuori “abusivi”. Un modo per controllare il territorio, imporre le proprie regole e magari anche le proprie forniture di droga, senza – a quanto pare – che nessuno dei gestori dei locali se ne accorgesse. A quanto pare infatti, nessuno dei “bodyguard” che imperversava in via Marina era dotato del tesserino di riconoscimento rilasciato dalla prefettura. E a quanto pare, gli arresti non hanno convinto gli esercenti a cambiare abitudini. Ieri sera il gestore di un lido e altre sei persone sono state sanzionate con 13mila euro di multa. In uno dei più noti ritrovi della movida estiva reggina, gli agenti hanno infatti stanato 6 buttafuori “abusivi”, mai iscritti nell’apposito elenco prefettizio.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it