Pd, la lista di Magorno sotto la scure di Renzi
LAMEZIA TERME L’attesa è quasi finita: Ernesto Magorno presenta l’elenco con tutte le proposte per le candidature del Pd in Calabria. Ora tocca alla commissione composta da Guerini, Rosato, Bonifazi…

LAMEZIA TERME L’attesa è quasi finita: Ernesto Magorno presenta l’elenco con tutte le proposte per le candidature del Pd in Calabria. Ora tocca alla commissione composta da Guerini, Rosato, Bonifazi e Martina elaborarle per poi sottoporle a Renzi, che domattina presenterà alla Direzione nazionale tutte le liste nazionali per l’approvazione finale. Gli aspiranti candidati sono col fiato sospeso: adesso non dipende più da loro, ma dall’insindacabile giudizio dell’ex premier, che potrà premiare o bocciare ma anche sorprendere. Tutto dipende dall’esito dell’incontro con i rappresentanti dei partiti alleati – +Europa, Civica popolare e Insieme –, da cui verranno fuori le percentuali per l’assegnazione dei collegi e il contestuale bilanciamento per l’alternanza di genere.
PARACADUTATI Nelle ultime ore indiscrezioni si sono sprecate e riguardano in particolare l’elenco dei possibili paracadutati in Calabria. Una lista che si è allargata fino a comprendere, oltre ai ministri Andrea Orlando e Valeria Fedeli, anche la titolare della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. E poi ci sono i cosiddetti esponenti della “società civile” selezionati direttamente da Renzi, che potrebbero avere un peso non indifferente nella composizione delle liste anche in Calabria.
LA LISTA DI MAGORNO Al momento né Magorno né la delegazione calabrese a Roma sono in grado di prevedere i possibili orientamenti della commissione e quelli successivi di Renzi. L’unica cosa certa è la lista che il segretario regionale ha “depositato” al Nazareno, dentro cui ci sono i nomi di “sintesi” che il Pd calabrese sottopone al placet della segreteria.
PAPABILI I papabili sono tanti in tutti i collegi. Per il camerale di Reggio i nomi caldi sono quelli del consigliere regionale Mimmetto Battaglia e della deputata uscente di Civica popolare Rosanna Scopelliti. Ma si parla anche della possibilità di una candidatura di una personalità “esterna” o di un giovane, a discrezione proprio di Renzi. Ieri il gruppo dei consiglieri regionali reggini, nel corso di un incontro con il commissario Giovanni Puccio, ha inoltre ribadito la «necessità» di schierare in Calabria, e precisamente a Reggio, sia il ministro dell’Interno Marco Minniti (che dovrebbe correre a Pesaro) sia il deputato Demetrio Battaglia. Quest’ultimo sembra ancora fermo nella sua intenzione di tirarsi fuori dai giochi, anche se la moral suasion nei suoi confronti – in arrivo dai vertici calabresi e nazionale del partito – è stata più forte che mai. Non sono da escludere, dunque, sorprese last minute. Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, poi, avrebbe avanzato la richiesta di candidare un membro della sua squadra di governo (assessore o consigliere comunale), chiedendo anche lui che siano inseriti al proporzionale sia Minniti che Battaglia. Per il collegio di Gioia Tauro (Piana-Jonio) si paventano le candidature dell’ex ministro Maria Carmela Lanzetta, del segretario cittadino di Cinquefrondi Michele Galimi. Ma spuntano anche l’ipotesi dell’ex “sindaca” di Rosarno, Elisabetta Tripodi, e di due nomi estranei all’establishment di partito (un imprenditore e un ricercatore universitario) graditi a Renzi. Per il Senato il nome più gettonato è sempre quello di Nico D’Ascola.
DA VIBO A COSENZA Non dovrebbero esserci problemi per Bruno Censore a Vibo, mentre nel collegio di Catanzaro il ballottaggio dovrebbe riguardare il deputato Sebastiano Barbanti e il vicepresidente del Consiglio Vincenzo Ciconte. Per il Senato è sfida a tre: Antonio Scalzo, lo stesso Ciconte (se non dovesse avere il via libera per Montecitorio) ed Enzo Bruno. Più incerto il contesto di Cosenza, dove potrebbero emergere una tra Stefania Covello ed Enza Bruno Bossio. Prendono quota, a Crotone, le candidature di Dorina Bianchi o Flora Sculco (Camera) e di Nicodemo Oliverio (Senato), mentre per Corigliano (collegio jonico) in pole ci sarebbe Ferdinando Aiello. Renzi dovrà infine sciogliere il nodo relativo a Castrovillari (tirrenico), dove a lottare per l’uninominale ci sono Giuseppe Aieta, Graziano Di Natale e Luigi Incarnato (quota Psi). Magorno ha fatto il suo. Ora è tutto sub judice: decide Renzi. Fiato sospeso fino a domani.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it