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Codacons: «A Catanzaro corrispondenza abbandonata in strada»

CATANZARO «In alcune zone di Catanzaro il postino non suona due volte, anzi, sembra che il campanello non lo tocchi proprio». È quanto afferma in una nota il vicepresidente nazionale di Codacons Fran…

Pubblicato il: 28/02/2018 – 10:24
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Codacons: «A Catanzaro corrispondenza abbandonata in strada»
Codacons: «A Catanzaro corrispondenza abbandonata in strada»

CATANZARO «In alcune zone di Catanzaro il postino non suona due volte, anzi, sembra che il campanello non lo tocchi proprio». È quanto afferma in una nota il vicepresidente nazionale di Codacons Francesco di Lieto che denuncia irregolarità nel servizi di consegna della corrispondenza nel capoluogo. Una situazione che emergerebbe, a detta dell’associazione dei consumatori, «dalle innumerevoli segnalazioni che e che, in questi giorni, sembrano aumentare».
«La situazione – si legge ancora nella nota del Codacons – sta procurando notevolissimi danni ai cittadini, esasperati per il tardivo o, come spesso accade, per il mancato recapito soprattutto delle bollette da pagare.
Tanto comporta non solo il rischio, senza alcuna colpa per l’utente, del distacco di forniture essenziali come energia elettrica, linea telefonica nonché fornitura di gas-metano, ma anche l’addebito di interessi e delle ingenti spese di distacco e del successivo riallaccio».
«A ciò si aggiunge – prosegue il comunicato – una possibile ulteriore insidia, e cioè che gli inconsapevoli “morosi” possano essere inseriti nella famigerata “lista nera” dei cattivi pagatori che, nonostante la tanto invocata privacy, ha quale drammatica conseguenza l’impossibilità di ottenere il credito, anche per omessi (ed incolpevoli) pagamenti di pochi euro».
«Le ultime segnalazioni – sostiene Di Lieto – provengono dalla località Mater Domini-Gagliano, dove alcuni cittadini lamentano di aver rinvenuto la corrispondenza addirittura abbandonata in strada. Per questo motivo il Codacons non solo ha diffidato Poste Italiane “a fornire puntuali spiegazioni in relazione agli episodi suindicati”, ma proprio questa mattina ha depositato un esposto in Procura – conclude Francesco di Lieto – perché riteniamo che la mancata consegna della corrispondenza ed i ritardi nel recapito di lettere, fatture e pacchi, possano configurare la fattispecie di Interruzione di pubblico servizio, che punisce chi “cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”».

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