Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:14
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Oliverio e il Pd contro Falcomatà: «Allunga ombre sulla Zes»

REGGIO CALABRIA Fastidio e irritazione. La sortita di Falcomatà sulla Zes è stata accolta con questi sentimenti al decimo piano della Cittadella regionale. Il governatore Mario Oliverio non si aspett…

Pubblicato il: 01/03/2018 – 14:58
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Oliverio e il Pd contro Falcomatà: «Allunga ombre sulla Zes»
Oliverio e il Pd contro Falcomatà: «Allunga ombre sulla Zes»

REGGIO CALABRIA Fastidio e irritazione. La sortita di Falcomatà sulla Zes è stata accolta con questi sentimenti al decimo piano della Cittadella regionale. Il governatore Mario Oliverio non si aspettava un “colpo basso” di questo tipo da un sindaco del Pd con cui, in questi anni, era apparentemente riuscito a creare un forte legame politico.
Le proteste ufficiali del primo cittadino metropolitano – che ha scritto a governo e Regione per lamentarsi dell’esclusione della Metrocity dai piani di sviluppo per la Zes e chiedere la sua nomina all’interno del comitato di indirizzo – segnano una sorta di punto di non ritorno nei rapporti tra i vertici di due delle più importanti istituzioni regionali, nonché compagni di partito.
Chi ha avuto modo di ascoltarlo in queste ore, racconta di un Oliverio particolarmente indispettito nei confronti di Falcomatà. «Non c’era bisogno di allungare ombre sulla Zes, uno strumento straordinario per tutta la Calabria per il quale abbiamo lavorato molti anni»: questo lo sfogo al quale avrebbero assistito i suoi più stretti collaboratori.
E c’è anche chi è pronto a scommettere che questo attacco mosso da Falcomatà avrà effetti negativi sui rapporti del Comune e della Metrocity con la Regione. Il presidente, però, stavolta sembra avere quasi tutti i colonnelli del partito dalla sua parte. Del resto, le esternazioni del sindaco non sono state accolte con favore nemmeno dai consiglieri regionali reggini del Pd, convinti che in questa fase ci sia bisogno di unità per sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla Zona speciale per territori in crisi come quello di Gioia Tauro, vero fulcro del progetto regionale.

RUSSO PLACA LE POLEMICHE La questione è anche, e soprattutto, politica, perché sia Oliverio, sia gli altri dem, sanno bene quanto siano controproducenti scontri di questo tipo alla vigilia di un voto importante come quello per le politiche. Una verità, ragiona qualcuno, troppo lampante per non suggerire un atto ben studiato da parte di Falcomatà, che non ha mai fatto mistero di non aver gradito affatto il metodo scelto per la stesura delle liste dei candidati, nelle quali nessuno dei suoi uomini – in primis il vicesindaco Neri – ha infine trovato spazio. A buttare acqua sul fuoco ci pensa però l’assessore regionale titolare del “fascicolo Zes”, Francesco Russo. Che, da tecnico, conosce bene i vantaggi dell’ecumenismo: «Fastidio per le parole di Falcomatà? Assolutamente no, per quanto mi riguarda non c’è alcun tipo di contrasto con lui. Tutte le iniziative sono positive perché alimentano il dibattito pubblico: finalmente abbiamo uno strumento come la Zes e il nostro dovere è di migliorarlo, per questo tutti i contributi sono ben accetti». Dunque, nessuna polemica. Una precisazione, però, Russo la fa: «Bene ha fatto Falcomatà a scrivere anche al governo, perché le nomine nel Comitato di indirizzo, così come stabilito dal Dm 91, non spettano alla Regione». L’assessore tiene inoltre a specificare che nessun territorio è stato «tagliato fuori» dalle possibilità offerte dalla Zes, visto che «il decreto istitutivo è uscito solo tre giorni fa». Ma Russo precisa pure che la Zona speciale «non prescinde dal sistema complessivo che abbiamo già messo in campo e che include anche il Piano trasporti e il Documento di programmazione economica».

«GIOIA CENTRALE» Su una cosa non ci possono essere trattative di sorta: «Qualunque azione che tenda a sminuire il ruolo di Gioia Tauro, la cui centralità per noi è indiscutibile, non sarà accettata». Per il resto, «tutto è migliorabile», dice Russo, «nessuno dispone della verità assoluta». L’importante è «ottenere risultati per la Calabria, che per la prima volta può uscire dalla dipendenza dal solo transhipment». L’assessore, tuttavia, sembra tiepido rispetto all’ipotesi, avanzata da Falcomatà, di allargare la Zona speciale ad aree industriali come Campo Calabro o San Gregorio: «La Zes – chiarisce – è fortemente votata alle grandi infrastrutture, per le piccole e medie imprese ci sono altri strumenti, come quelli assicurati dalla legge 181, su cui stiamo lavorando». La differenza tra le offerte, Russo la spiega attraverso una metafora automobilistica: «Dobbiamo creare macchine formidabili per ogni circuito, non possiamo partecipare alla Formula Indy con una Formula Uno». Falcomatà, allora, forse sta guidando una macchina sbagliata. E gli altri passeggeri del Pd non sembrano aver voglia di andare a sbattere.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x