Santelli prenda atto della disfatta
«È incredibile che Forza Italia, a Reggio, non abbia nemmeno una sede e che il partito sia commissariato da tre anni. La prima cosa da fare per ridare credibilità alla politica, è organizzare sul ter…


«È incredibile che Forza Italia, a Reggio, non abbia nemmeno una sede e che il partito sia commissariato da tre anni. La prima cosa da fare per ridare credibilità alla politica, è organizzare sul territorio un vero partito. Forza Italia deve riconquistare la leadership del centrodestra. Lo dice un «editorialista prezzolato»? Lo sostiene un avversario politico di Jole Santelli? Lo scrive un aspirante parlamentare trombato?
Nient’affatto, lo dichiara a Gazzetta del Sud il neo senatore Marco Siclari eletto proprio con Forza Italia e candidato per espressa volontà di Berlusconi che lo ha fatto rientrare a Reggio Calabria da Roma dove è uno stimato cardiologo. E già che si trova, Siclari rincara la dose: «Posso dire che la mia è stata una vittoria personale e di questo ringrazio personalmente e singolarmente ogni reggino. Dico che la mia è stata una vittoria personale perché qui ho trovato tanti amici ma neppure la parvenza di un partito».
E chi ha scritto questo messaggio per la commissaria Jole Santelli? «L’atteggiamento di apparire bravi diventa truffaldino quando si utilizzano i risultati che nascono dal mix dell’intera regione che permette di parlare di un 21% raggiunto da Forza Italia, nascondendo i record negativi di Corigliano e Cosenza che hanno registrato un livello poco sopra il13%». Un nemico di Berlusconi? Un irriducibile detrattore? Un disfattista infiltrato dal nemico?
Nient’affatto, sono riflessioni di Giovanni Alvaro, “azzurro” della prima ora, quando, per intenderci Jole Santelli era ancora praticante legale. Consigliere comunale di Forza Italia e dirigente reggino quando Forza Italia era all’opposizione. Alvaro si rivolge alla commissaria regionale: «Le ricordo il vero dramma del collegio della sua Cosenza dove i 5 stelle stracciano i candidati del centrodestra con quasi il 52% alla Camera e poco sotto il 49% al Senato. No, cara Santelli, non ci siamo. Lei ancora una volta punta solo ad apparire, agli occhi di Forza Italia nazionale, come brava, capace, indispensabile e questo non è più tollerabile perché ne andrebbe di mezzo la stessa esistenza del movimento fondato da Berlusconi che, al contrario, va riorganizzato e rigenerato».
E ancor più nello specifico Alvaro annota: «Questo grave stato di cose è frutto delle sue cervellotiche scelte su improvvisati organismi, costruiti senza alcuna logica e attraverso l’assurdo di una politica basata essenzialmente sulla produzione di comunicati stampa tale da far diventare Forza Italia, sotto la sua direzione, un involucro senza contenuto e senza anima».
Potremmo continuare ma ci fermiamo per carità di patria. Anzi, avremmo lasciato volentieri l’onorevole Santelli alla sua autocelebrazione, se non fossimo costretti a leggere, su segnalazione altrui, di rimbrotti e lezioncine che la Santelli tramite la sua pagina Facebook riserva a un «giornale online» reo di pubblicare «commenti velenosi» che non solo «trascendono la verità» ma, addirittura, sono ispirati da «antipatie personali».
Oddio, di seguaci a questa sua elucubrazione, la povera Jole ne trova ben pochi. A condividere il suo post si ritrovano in 57, famiglio compreso. Tra questi, qualche principe del bipolarismo trinariciuto. E tuttavia il concentrarsi su Cosenza di una singolare sequenza di dati e di fatti politici, spinge a una riflessione. In comune Pd e Forza Italia hanno la trazione cosentina: il comando assoluto di quelli che erano i maggiori partiti (Pd e Fi); il comando totale sulla Regione Calabria attraverso il governo (spesso trasversale) di nomine, finanziamenti e prebende varie; la dislocazione di propri galoppini in testa ai centri di spesa pubblici. Ebbene, proprio dove si è andato accumulando questo ammasso di potere politico ed esecutivo senza precedenti, proprio lì i 5 stelle sbaragliano il campo e incassano il doppio dei voti che Pd e Forza Italia riescono a racimolare. Se non è una bocciatura senza appello, diteci che cosa è. Può prenderne atto la mitica Jole o può giocare sui social. Se ne prende atto sa cosa fare, magari chieda consiglio al compagno di sventure Ernesto Magorno.
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