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Viscomi: «Il Pd deve aprirsi all’ascolto»

CATANZARO A quattro giorni dall’esito del voto delle politiche, primo momento di incontro del Pd a Catanzaro per una discussione a tutto campo sull’analisi delle elezioni, le prospettive future e una…

Pubblicato il: 10/03/2018 – 11:21
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Viscomi: «Il Pd deve aprirsi all’ascolto»
Viscomi: «Il Pd deve aprirsi all’ascolto»

CATANZARO A quattro giorni dall’esito del voto delle politiche, primo momento di incontro del Pd a Catanzaro per una discussione a tutto campo sull’analisi delle elezioni, le prospettive future e una richiamo forte alla partecipazione e all’impegno per la costruzione di un nuovo Pd.
Numerose presenze nella sede del circolo Lauria: il neodeputato Pd, Antonio Viscomi, i candidati Giulia Veltri, Aquila Villella, Ernesto Alecci, Sebastiano Barbanti, Anna Maria Cardamone, iscritti e dirigenti provenienti da tutta la provincia, neo iscritti ed elettori del centrosinistra si sono confrontati sui principali temi al centro dell’attualità politica.
L’incontro è stato aperto da Giulia Veltri, che si è soffermata sulla necessità di mantenere vivo il senso di comunità e sull’importanza di una discussione a caldo «per raccogliere le voci e stimolare un confronto vero fra idee, soluzioni e proposte, attorno alle quali aggregare e recuperare vigore nell’azione politica, a partire da Catanzaro e dall’area centrale della Calabria. Non abbiamo voluto lasciar trascorrere troppo tempo dalla chiusure dalle urne, convinti che il dibattito sul futuro del partito e del centrosinistra debba essere fin da subito aperto e sincero».
Segretari di circolo, iscritti, dirigenti storici ed elettori hanno preso la parola per esprimere ognuno la propria opinione e dare un contributo al dibattito. Dopo gli interventi di Alecci, Barbanti e Villella, parola a Viscomi, il quale si è soffermato sulla necessità di non banalizzare né semplificare le ragioni variegate che hanno portato all’esito elettorale e che mettono in discussione modelli tradizionali di fare politica e schemi spesso rivelatisi incapaci di leggere il mutamento sociale. Da qui la necessità di aprire porte e finestre per Partito democratico: «Il partito aperto – ha detto – inizia da qui: da circoli attenti a ciò che succede nella realtà e capaci di percepirne le trasformazioni. Prima di tutto i circoli, poi viene tutto il resto. È difficile, sarà dura, ma ce la possiamo fare. Possiamo ricominciare guardandoci in faccia, consapevoli che le nostre differenti sensibilità non sono un problema, ma semmai un tesoro prezioso».
Prossimo appuntamento a Lamezia Terme per un confronto itinerante e sempre più aperto.

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