Fi Castrovillari litiga sull'analisi del voto
CASTROVILLARI C’è, per lo meno, una robusta divergenza di vedute in Forza Italia a Castrovillari. Alla dura nota (gli obiettivi: la coordinatrice regionale Jole Santelli e il deputato Roberto Occhiut…


CASTROVILLARI C’è, per lo meno, una robusta divergenza di vedute in Forza Italia a Castrovillari. Alla dura nota (gli obiettivi: la coordinatrice regionale Jole Santelli e il deputato Roberto Occhiuto) del coordinatore cittadino Roberto Senise risponde il vice coordinatore Rosario Esposito. E si dissocia dall’iniziativa e dall’analisi, «riconducibili a personalismo e protagonismo politico e non frutto di un dibattito interno al partito». Un’analisi che, secondo Esposito, «tende a minare il buon risultato ottenuto da Forza Italia a livello locale e regionale alle ultime politiche, alla luce dell’ondata di protesta degli elettori, che ha investito soprattutto i partiti della sinistra».
«Non è giusto – scrive Esposito – scaricare responsabilità sui vertici provinciali e regionali, poiché, tutti, nessuno escluso, hanno dato il massimo, in una campagna difficile, che ha inteso premiare il dissenso e la protesta. Ricordo al coordinatore cittadino che Castrovillari ha premiato e rieletto un senatore (5Stelle) uscente, che è stato promotore di un’iniziativa “anti tribunale” e, ciononostante, l’elettorato lo ha premiato. Questo per ribadire, che il problema, non erano i candidati, che ringrazio per l’impegno profuso (Caligiuri, Gentile, Daffinà), ma era l’ondata del dissenso e della protesta nei confronti della politica, soprattutto di quella degli ultimi 5 anni di un malgoverno, non eletto dal popolo».
«In politica – scrive ancora Esposito – le analisi, le discussioni e le eventuali esternazioni, si fanno, doverosamente all’interno del partito e non sugli organi di stampa. Cosa ancora più grave, che un coordinatore cittadino autonomamente assuma iniziative non coinvolgendo il vice coordinatore, in un’analisi precisa e puntuale del voto, trascinando, irresponsabilmente, il partito in polemiche che, per rispetto degli elettori, dei candidati, dei militanti, dei vertici provinciali e regionali, sicuramente non merita».
Esposito chiude spiegando che i «validi dirigenti, soprattutto se hanno ricoperto importanti cariche istituzionali, debbano assumersi le proprie responsabilità, e riparare i propri errori, attraverso lo strumento delle dimissioni».