Due ex parlamentari tra i “clientes" della Fondazione
LAMEZIA TERME Calabresi nel Mondo è un grande contenitore politico. Mette insieme tutti: aspiranti “star” locali (di centrodestra e centrosinistra) e vecchi frequentatori del Parlamento. Prendete Bas…

LAMEZIA TERME Calabresi nel Mondo è un grande contenitore politico. Mette insieme tutti: aspiranti “star” locali (di centrodestra e centrosinistra) e vecchi frequentatori del Parlamento. Prendete Basilio Giordano: è passato nel giro di qualche settimana da un selfie di buon augurio con Donald Trump all’elenco dei clientes di Pino Galati. Dalla speranza del secondo mandato come rappresentante del popolo italiano (all’estero, si candidava con Forza Italia nella circoscrizione Nord America ma i 4.400 voti ottenuti non sono stati sufficienti ad assicurargli uno scranno) all’inclusione in una lista di assunzioni clientelari. Così vanno le cose quando la politica è al servizio degli amici. L’ex senatore – vive in Canada, dove dirige “il Cittadino canadese” ma è originario di Frascineto – del Popolo della Libertà tra il 2008 e il 2013 è comunque in buona compagnia. Qualche riga più in basso, nell’elenco stilato dai carabinieri, ci si imbatte in Fiorella Ceccacci Rubino. Pure lei rigorosamente di area berlusconiana, si è accomodata tra i banchi della Camera dei deputati tra il 2006 e il 2013. Dopo la parentesi politica (e la mancata rielezione) è tornata alla carriera cinematografica che, in effetti, occupa la parte più cospicua della sua biografia. Wikipedia racconta di collaborazioni con Giorgio Albertazzi e Gigi Proietti. E anche di un cortometraggio erotico girato da Tinto Brass.

(Giordano e Donald Trump)
Fin qui i due “vip”. Il resto degli assunti – tirati da Galati sulla barca della Fondazione grazie a un escamotage che prevedeva le “assunzioni” dirette – frequenta la politica locale, lametina e catanzarese, da anni. Secondo un canovaccio divenuto un classico degli enti in house alla calabrese, i contratti privilegiano l’appartenenza, la vicinanza, l’amicizia. E di amici dell’ex sottosegretario lametino ce ne sono parecchi nella Struttura operativa interna che finisce sotto la lente degli investigatori. Amici che arrivano anche da altri schieramenti politici. È il caso di Giuseppina Crimi, assessore della prima giunta di centrosinistra guidata da Gianni Speranza a Lamezia Terme. E del collega di esecutivo Francesco Cicione, il cui cognato Paolo Strangis trova posto nella Struttura, proprio come Giandomenico Ferrise, figlio di un altro assessore (Aldo). I legami con il centrodestra sono molto più ramificati ed estesi. Pompeo Torchia mostra, secondo gli inquirenti, un «legame politico» (si riferiscono a un intervento in occasione dell’inaugurazione della sede del Pdl a Miglierina) con Galati. Nel dedalo delle relazioni familiari e politiche c’è anche Giovambattista De Sarro, fratello dell’ex consigliere e presidente del consiglio comunale di Lamezia (in quota Forza Italia) Francesco e figlio di Luigi, imputato per compravendita di voti in relazione alle amministrative del 2015. Ci sono anche Santo Iannazzo, candidato di Forza Italia nella tornata che ha eletto sindaco Paolo Mascaro, e Vincenzina Palmieri, moglie («al 3 ottobre 2016», specificano i carabinieri) di Paradiso Tranquillo, altro consigliere forzista eletto nel 2015 a Lamezia Terme. Da Lamezia a Catanzaro, ecco Saverio Brutto, figlio di Tommaso, consigliere comunale del capoluogo nel 2012 per la lista “Catanzaro con Abramo” e consigliere provinciale del Pdl tra il 2008 e il 2014, oltre che candidato alla presidenza della Provincia sempre nel 2014. Altro consigliere comunale uscente di Lamezia: il 54enne Luigi Muraca, componente del Comitato di presidenza di Forza Italia Calabria. Nell’orbita forzista si inscrive anche la presenza di Isabella Vento, figlia di Maurizio, già vicepresidente e assessore all’Ambiente della Provincia di Catanzaro e, più di recente, presidente dell’Ente Fiera di Lamezia. Targata Forza Italia, per la Procura di Catanzaro, anche l’assunzione dell’ex assessore lametino Michelangelo Cardamone, così come quelle di Pietro Stanizzo, «nominato delegato di Forza Italia Giovani per le Politiche giovanili per il Sud Italia», Giovanni Talarico e Domenico Zaffina (entrembi candidati dei berluscones nelle comunali del 2015 a Lamezia). Dal consiglio comunale di Catanzaro – eletto nella lista “Catanzaro da vivere” – arriva invece Agazio Praticò.
Per i pm di Catanzaro non c’è dubbio: l’elenco mostra «l’esistenza di una cointeressenza (un legame politico-elettorale) fra il Galati e la maggior parte dei beneficiari dei contratti con la Fondazione Calabresi nel Mondo. La vicinanza politica rivela il legame tra gli assunti e Galati. (…) La scelta del personale da assumere nella Struttura operativa interna della FCnM era dettata solo ed esclusivamente dal movente clientelare». Niente selezioni, solo clientes. E in crescita costante (dai 18 del 2012 ai 58 del 2013). Non è abbastanza perché il giudice delle indagini preliminari accordi un sequestro di un milione di euro – pari al danno economico dovuto alle assunzioni –. Ma, forse, basta per raccontare come vanno le cose in un pezzo di Calabria che fatica a distinguere tra pubblico e privato.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it