COSENZA Armi, divise dei carabinieri contraffatte, munizioni e 150 grammi circa di cocaina. Tutto questo è stato recuperato dagli agenti della Polizia di Stato in due auto, una Hyundai Hatos e una Fiat Stilo. Un kalashnikov, una pistola di produzione cecoslovacca e altri tipi di pistole erano sistemate sottovuoto in un borsone chiuso a chiave nella macchina di Alberto Novello, 26enne sorvegliato speciale e adesso detenuto nella casa circondariale di Cosenza. Il kalashnikov risultava rubato ad un uomo di Bisignano che lo deteneva legalmente, solo dopo il furto è stato reso arma da guerra con una modifica che ne consente l’esplosione di colpi in serie.
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Le indagini in corso da parte degli agenti coordinati dal questore Giancarlo Conticchio dovranno chiarire se ci sono delle relazioni con le armi rinvenute meno di un mese fa e soprattutto il coinvolgimento dei gruppi criminali cittadini nell’intera vicenda. Armi e droga, un binomio imprescindibile ormai che si conferma sia nei quartieri popolari che in quelli urbani centrali come in questo caso in via Silvio Sesti.
PAROLA D’ORDINE PREVENZIONE Il questore di Cosenza è telegrafico. «Non ci fermiamo e il rinvenimento delle armi di questi giorni ne è la conferma – dice Giancarlo Conticchio -. Siamo al fianco dei cittadini, è il nostro lavoro». Territorio e prevenzione sono anche i due concetti sui quali si concentra Cataldo Pignataro dirigente del reparto volante. Proprio dai controlli degli agenti ai suoi comandi è stato possibile ritrovare le armi vista la violazione degli obblighi a cui si era sottratto Alberto Novelli. «Le armi che abbiamo ritrovato – dice Fabio Catalano dirigente della mobile – sono di calibro alto, alcune alterate per essere ancora più offensive». Il dirigente ha anche chiarito come le due auto dove sono state trovate le divise, le armi e la droga si trovassero a pochi metri di distanza, entrambe apparentemente abbandonate, deposito insospettabile nel cuore della città.
mi. pr.
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