CATANZARO Diverse eccezioni sollevate, la costituzione di alcune parti civili, la mancata (al momento) costituzione di altre parti civili e il rinvio dell’udienza al prossimo 6 aprile. Ha preso il via mercoledì mattina, nell’aula bunker di Catanzaro il maxi-processo “Jonny” istruito dalla Dda di Catanzaro contro 122 imputati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale, tutti aggravati dal metodo mafioso. Il procedimento Jonny ha preso di mira gli illeciti che orbitavano intorno alle famiglie di ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, Arena e Nicoscia. Interessi che si sono spinti fino a lambire la provincia di Catanzaro grazie ad accordi con le ‘ndrine locali, come quella dei Catarisano. Al centro dell’inchiesta le infiltrazioni della ‘ndrangheta nella gestione del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto.
Imputati sonno, infatti, anche Leonardo Sacco, ex governatore della confraternita di Isola, le Misericordie, e don Edoardo Scordio sacerdote che con Sacco avrebbe gestito in maniera illecita il centro migranti più grande della Calabria.
LE PARTI CIVILI A chiedere di costituirsi parte civile è stato Antonio Frustaglia – imprenditore nella ristorazione, ex presidente (dimissionario) del consiglio comunale di Isola –, rappresentato dall’avvocato Michele Gigliotti, per due capi di imputazione relativi a due episodi di usura e anche per il capo di imputazione relativo all’associazione mafiosa, limitatamente al segmento della cosca operante a Isola Capo Rizzuto. Venticinque sono in tutto le parti offese riconosciute in questo procedimento. Ma, alla prima udienza almeno, tra i privati cittadini considerati vittime dei soprusi delle consorterie solo uno si è costituito. Mancano all’appello, inoltre, la Regione Calabria e la Prefettura, segnalata quest’ultima quale persona offesa in rappresentanza del ministero degli Interni. E c’è da segnalare che tra le parti offese era stata indicata la Direzione regionale delle Entrate per il ministero dell’Economia e delle Finanze. Mancano pezzi dello Stato in un processo la cui inchiesta – condotta condotta dalle squadre Mobili di Catanzaro e Crotone, dai carabinieri del Ros e del Reparto operativo di Catanzaro e dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria e della Compagnia di Crotone, con i rispettivi Comandi centrali – ha messo in luce il fatto che la cosca Arena avrebbe “incamerato” 36 milioni di euro sui 105 stanziati dallo Stato per l’assistenza ai migranti.
Si sono fatti avanti, invece, il Comune di Isola Capo Rizzuto – il cui consiglio è stato sciolto per mafia il 27 novembre 2017 in seguito alle risultanze dell’inchiesta Jonny – e le confraternite della Misericordia di Calabria e di Basilicata, rappresentate dall’avvocato Frank Mario Santacroce.
LE ECCEZIONI Sulle eccezioni sollevate il gup Carmela Tedesco si è riservata di decidere il prossimo 6 aprile. Tra queste vi è l’eccezione per nullità dell’udienza preliminare sollevata dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Lomonaco i cui assistiti hanno partecipato all’udienza in videoconferenza secondo quanto prevede la legge Orlando, la quale, secondo i legali non è ancora entrata in vigore e quindi gli imputati avrebbero dovuto partecipare fisicamente al processo. Una eccezione alla quale si è fermamente opposta la pubblica accusa rappresentata in aula dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore Domenico Guarascio. Titolari del fascicolo sono anche l’aggiunto Vincenzo Capomolla e il sostituto Debora Rizza.
Altre eccezioni sono state sollevate sugli atti di notifica e anche sulle richieste di costituzione di parte civile.
IMPUTATI Gli imputati per i quali il gup dovrà decidere sul rinvio a giudizio sono Armando Abbruzzese; Salvatore Abbruzzo; Francesco Aceto; Antonio Francesco Arena, classe 199; Fabrizio Arena; Francesco Arena, classe ’79; Francesco Antonio Arena; Francesco Arena, classe ’60; Giuseppe Arena, classe ’66; Giuseppe Arena, classe ’86; Pasquale Arena, detto Nasca, classe ’57; Pasquale Arena, classe ’92; Salvatore Arena, classe ’59; Salvatore Arena, classe ’69; Pasquale Attianese; Luciano Babbino; Francesco Bruno, classe ’70; Francesco Caiazzo; Francesco Cantore; Leonardo Catarisano; Mario Ciliberto; Salvatore Colacchio; Vincenzo Corda; Giuseppe Cosco; Aurora Cozza; Emanuela D’Alfonso; Salvatore Danieli; Salvatore De Furia; Raffaele Di Gennaro; Domenico Falcone; Salvatore Foschini; Saverio Gallo; Luigi Gareri; Mario Gemelli; Fiore Gentile, classe ’84; Francesco Gentile; Tommaso Gentile; Antonio Giglio; Nicolino Gioffré; Aldo Giordano; Aurelio Giordano; Lorenzo Giordano; Vincenzo Godano; Giovambattista Greco; Maurizio Greco; Francesco Gualtieri; Raffaele Gualtieri; Domenico Guareri; Andrea Guarnieri; Leye Kane; Massimiliano Laforgia; Maria Lanatà; Nicola Lentini; Paolo Lentini; Rosario Lentini; Vincenzo Lentini; Vincenzo Domenico Lentini; Giuseppe Lequoque; Costantino Lionetti; Michela Maiorino; Francesco Mammone; Giuseppe Mancuso; Antonio Manfredi; Luigi Manfredi; Mario Manfredi; Pasquale Manfredi; Francesco Martiradonna; Domenico Mercurio; Luca Pietro Mercurio; Tommaso Mercurio; Luigi Miniaci; Santo Mirarchi; Pasquale Morelli; Antonio Giuseppe Morrone; Luigi Morrone; Maria Morrone; Pasquale Morrone; Santo Morrone; Paolo Muccillo; Angelo Muraca; Silvia Muraca; Stefania Muraca; Beniamino Muto; Benito Muto; Carmela Nicastro; Domenico Nicoscia, classe 86; Domenico Nicoscia, classe ’62; Pasquale Nicoscia; Salvatore Nicoscia; Caterina Perri; Fortunato Pirrò; Salvatore Pizzimenti; Antonio Poerio, classe ’71; Antonio Poerio, classe ’81; Domenico Poerio; Fernando Poerio; Pasquale Poerio; Antonio Pompeo; Giuseppe Pullano; Mario Ranieri; Antonio Raso; Ercolino Raso; Francesco Romano; Salvatore Romano; Oitero Romano; Pietro Romeo; Leonardo Sacco; Luigi Rosario Sanzo; Antonio Saporito; Maria Grazia Scerbo; Teresa Scerra; Edoardo Scordio; Tiziana Sestito; Francesco Taverna; Domenica Tipaldi; Giuseppe Tipaldi; Santo Tipaldi; Roberto Valeo; Luigi Ventura.
Le prossime udienze sono state fissate per il 6 aprile e il 10 aprile, data in cui dovrebbero essere fatte le richieste di riti alternativi.
Tra i difensori Francesco Iacopino, Giancarlo Pittelli, Saverio Loiero, Vittoria Aversa, Francesco Catanzaro, Gregorio Viscomi, Sergio Rotundo, Luigi Villirilli, Giuseppe Napoli, Francesco Verri, Tiziano Saporito, Mario Saporito, Gianni Russano, Mario Bombardieri, Vincenzo Cicino.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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