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Incendiata l'auto dell'ex presidente del consiglio comunale di Villa

L’episodio lo scorso 4 aprile ai danni di Patrizia Liberto. La denuncia del circolo Pd: «È il quarto attentato in pochi giorni. La comunità non ceda alla violenza»

Pubblicato il: 08/04/2018 – 16:23
Incendiata l'auto dell'ex presidente del consiglio comunale di Villa

VILLA SAN GIOVANNI «La notte dello scorso quattro aprile il quarto attentato incendiario in pochi anni, dopo un furgone aziendale, una barca e due autoveicoli; un’altra vettura in fiamme, dunque, per Patrizia Liberto e ulteriore angoscia per una famiglia per bene travolta dall’arroganza di chi, con questi gesti reiterati, continua a mantenere questa terra in condizioni di arretratezza e schiavitù». A darne notizia il circolo del Partito democratico di Villa San Giovanni. «Il circolo del Partito democratico di Villa – prosegue la nota – si stringe attorno alla donna e alla sua famiglia, alla professionista, alla propria iscritta e militante, all’esponente politico ed ex presidente del Consiglio comunale cittadino, per stigmatizzare l’ennesimo tentativo di intimidazione che evidentemente mira ad isolare chi si impegna nell’attività pubblica e si spende con il proprio lavoro per la comunità».
«E pochi mesi fa – proseguono – è toccato alla consigliera ed ex assessore Liz Ciccarello sperimentare l’angoscia e la paura che nasce dall’ingiustizia, anche lei vittima dell’incendio della propria auto. A tutte le vittime di questi vili gesti che, negli anni, hanno funestato l’operare di tanti, di troppi esponenti delle più diverse parti politiche e le fatiche di bravi professionisti, il Partito Democratico intende con forza esprimere nuovamente solidarietà ed appoggio; perché solo attraverso la condivisione popolare, la sensibilizzazione diffusa, la partecipazione pubblica è possibile combattere – insieme e senza distinguo – il tentativo criminale di isolare e dividere».
«Siamo sicuri – concludono – che non saremo gli unici e i soli ad intervenire in tal senso, confidiamo con speranza nella sensibilità delle istituzioni e delle forze sociali e partitiche cittadine, certi che attraverso l’unione delle forze democratiche si possa contribuire a cambiare verso all’isolamento, ad emarginare i criminali e mostrare fattivamente la compattezza di una comunità che non può cedere alla violenza e che deve sempre più e meglio porsi come argine a chi pensa di condizionarne la vita sociale».

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