CATANZARO Con i maxi bandi che riguardano il lavoro va sempre così. E non c’è neanche il tempo di partire che il rumore di fondo dei mugugni rischia di diventare assordante. Il caso di queste ore riguarda alcune agenzie di formazione accreditate interessate al bando “Dote Lavoro”, uno dei due (l’altro è “Garanzia Giovani”) presentati qualche giorno fa in Cittadella dal governatore Mario Oliverio (nella foto, la conferenza stampa). Il guaio deriva dalla tempistica nell’accettazione delle domande: i tempi tecnici sono rispettati ma alcuni operatori rischiano di rimanere al palo. Alcune agenzie, infatti, hanno ricevuto il via libera per l’accreditamento il 13 aprile. Il decreto non è l’ultimo step necessario per accedere alla piattaforma. Ne manca un altro, cioè la domanda di abilitazione al bando della Dote Lavoro. È, ancora una volta, questione di tempi tecnici: gli operatori pensano di poter superare l’ultimo ostacolo nel giro di 10-15 giorni. Ma la piattaforma che accetterà le domande si apre il 16 aprile, quindi i disoccupati che si sono rivolti alle agenzie accreditate solo nelle ultime ore corrono il rischio di vedere le proprie domande sfumare assieme alla speranza di accedere alla gara. Rischio palpabile, visto che il bando è a sportello (cioè vince chi arriva prima). Non che ci siano delle responsabilità da parte della burocrazia regionale. Tra gli addetti ai lavori, però, c’è una certa delusione: ci si aspettava la concessione di qualche giorno in più in modo da far partire tutti alla pari. Ma c’è un’altra questione che suscita qualche perplessità. È una convocazione, sempre riservata alle agenzie accreditate. Gli operatori sono stati invitati in Cittadella regionale per il prossimo 18 aprile. Lo scopo dell’incontro è quello di effettuare un mini corso di formazione per imparare a utilizzare al meglio la piattaforma sulla quale caricare le domande ed evitare gli errori che, in passato, hanno paralizzato le procedure. Qui la tempistica, però, appare singolare: si fa conoscere (meglio) la piattaforma due giorni dopo la partenza delle procedure, che è prevista per il 16. E di nuovo il rumore di fondo dei mugugni rischia di coprire le voci di approvazione per l’ok a nuove opportunità di lavoro. (ppp)
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