CATANZARO «I parlamentari calabresi 5stelle non riescono ad abbandonare gli abiti del populismo e della demagogia spicciola, nemmeno in questi delicati giorni in cui insieme alla Lega stanno offrendo il peggio di sé nelle trattative per la formazione del Governo». È quanto sostengono, in una nota, i parlamentari del Pd Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.
«In Calabria – continua la nota – li ritroviamo alle prese con il tema del taglio agli sprechi, attraverso la raccolta firme per una proposta di legge dedicata alla riduzione delle spese del Consiglio regionale, argomento affrontato a più riprese dall’assemblea e dal suo presidente Nicola Irto attraverso una serie di provvedimenti, in ultimo – esattamente una settimana fa – quello dedicato alla riduzione dei vitalizi».
I due esponenti dem considerano l’iniziativa «quantomeno intempestiva e fuori tempo massimo». E spiegano che i pentastellati «dimenticano di avere ben altri e alti strumenti se intendono veramente perseguire il nobile obiettivo di ridimensionare i costi di funzionamento della politica. Dimenticano, infatti, di esprimere il presidente della Camera e del Senato: si concentrassero su una legge quadro nazionale, che produca effetti a pioggia anche nelle Regioni».
«In questi anni – scrivono Magorno e Bruno Bossio –, nella totale incuranza del movimento 5stelle, il consiglio regionale calabrese ha prodotto una serie di atti: sono stati risparmiati quattro milioni di euro per la riduzione delle spese del personale: da 22 posizioni dirigenziali si è passati a 16, da 4 aree, i dirigenti di area sono diventati 2. I risparmi, inoltre, hanno riguardato anche le strutture dei politici, con un risparmio pari a 383 mila euro l’anno per effetto dell’eliminazione degli incentivi per le strutture. Per quanto riguarda la riqualificazione della spesa, infine, il dato già certificato dal Collegio dei revisori dei Conti registra un risparmio in un anno pari a 3 milioni e 344 mila euro per effetto dei tagli a forniture di beni e servizi e consulenze esterne».
x
x