Signor presidente della giunta regionale della Calabria, i Consorzi di bonifica vivono un momento particolarmente difficile: dal momento del suo insediamento (novembre 2014) l’attenzione verso il mondo consortile è pari quasi a zero. Eppure questi Enti hanno un’importanza fondamentale, strategica, importante per il mondo agricolo e per l’intero territorio. I Consorzi svolgono un ruolo necessario per quanto riguarda l’irrigazione, la difesa del suolo, la lotta al dissesto idrogeologico, il territorio in generale, l’ambiente. Purtroppo devo amaramente constatare che, al di là di piccoli e a dir poco “ridicoli” finanziamenti, al di là di vane promesse, al di là di belle parole, l’attuale Giunta regionale è sempre stata insensibile alle numerose richieste da me fatte in questi anni. Eppure abbiamo nel tempo proposto idee e progetti seri, che vanno nella direzione di una soluzione “completa” dei vari problemi che attanagliano la nostra terra, e mai interventi a pioggia che non risolvono nulla. In tema di lotta al dissesto idrogeologico, ho più volte proposto la necessità di un vero “Piano regionale di messa in sicurezza del territorio “, che veda protagonisti (ognuno per la sua parte) Comuni, Province e Consorzi di Bonifica, in una stretta alleanza, senza sovrapposizioni di competenze,e senza interventi a pioggia che non risolvono nulla,ma che servono solo a dare un contentino agli amici degli amici. Io credo, sono convinto, ritengo giusto che i Consorzi di bonifica debbano essere messi in condizione di operare, così come prevede la legge regionale 11 del 2003. La invito, signor presidente, a rileggere la suddetta legge e, soprattutto, la invito ad applicarla in toto, perché negli ultimi anni è stata totalmente disapplicata. A che servono le leggi se poi non si dà seguito a quanto vi è contenuto? Più volte le ho scritto, con lettere, email, messaggi, senza mai avere risposte. E nessuna risposta concreta è seguita alle tante promesse da lei fatte nei nostri tre incontri. Eppure leggiamo periodicamente di finanziamenti a tutti meno che ai Consorzi di bonifica: per tale motivo i nostri Enti soffrono, i nostri dipendenti soffrono, i nostri operai da tre anni non possono essere assunti per mancanza di fondi. Fino ad oggi ho attuato tutte le “proteste” possibili e pacifiche per richiamare la sua attenzione sulle suddette problematiche ma, al di là di piccoli ed insignificanti segnali che non sono assolutamente serviti a risolvere i problemi da me sollevati, nulla di concreto si è mosso. Non mi resta, signor presidente, che attuare una ulteriore forma di protesta. Questa volta, però,non mi accontenterò di semplici promesse per interrompere ciò che fra poco le dirò, ma chiederò impegni scritti ed atti concreti con delibera di Giunta e Consiglio regionale.
Lei tempo fa aveva minacciato di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per superare il Commissariamento della sanità: non lo ha fatto. Al contrario io le dico che se entro la fine di giugno non avrò risposte concrete a questa mia, mi incatenerò davanti alla Cittadella regionale esattamente il 13 luglio prossimo. Chi mi conosce bene sa che io mantengo sempre gli impegni che prendo. Una minaccia, la mia? Assolutamente no! È solo la richiesta di applicare le Leggi che la stessa Regione si é data. Invito tutti a leggere in ogni suo articolo la Legge regionale 11 del 2003.
*Presidente del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese
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