CATANZARO Anche la Regione dice “no” a Grassettopoli, il maxi insediamento edilizio in programma nel territorio del Comune di Caraffa. Lo rende noto l’ufficio stampa della giunta regionale, comunicando che lo scorso 11 maggio «è stato assunto il decreto dirigenziale con cui si esprime parere negativo di Valutazione ambientale strategica (Vas) in merito al Piano attuativo per la realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale presentato dal Comune di Caraffa di Catanzaro». La vicenda era stata sollevata dal Corriere della Calabria in una serie di servizi pubblicati nei mesi scorsi (qui vi riproponiamo il primo) nei quali si sottolineava come la “colata di cemento” in arrivo tra le colline del Catanzarese fosse stata in qualche modo propiziata anche da una serie di inerzie negli uffici della Regione Calabria. La Valutazione ambientale strategica, infatti, aveva bocciato l’insediamento, spiegando però che non c’erano più i tempi per bloccare la procedura (potete leggerlo qui).
Oggi, però, la giunta regionale interviene ufficialmente per bocciare la realizzazione del nuovo quartiere da parte della Grassetto, impresa del gruppo Ligresti. La Struttura tecnica di valutazione della Regione Calabria, nella relazione tecnica allegata al decreto e relativa alla seduta del 7 maggio, ha evidenziato come il precedente parere motivato di Vas espresso con decreto del dirigente generale del dipartimento ambiente numero 13323/2017, rilevasse gravi criticità ambientali.
«L’intervento – si legge nella nota – prevede la profonda trasformazione dell’area interessata, con la realizzazione di edifici per centocinquantamila metri cubi in prossimità della zona direzionale di Germaneto».
E «alla richiesta inoltrata dal presidente della giunta regionale al Comune di Caraffa lo scorso mese di febbraio, in cui si chiedeva di chiarire quale iniziative intendesse intraprendere per scongiurare tali criticità, il Comune ha riscontrato dichiarando di non intendere spostare l’intervento e di considerare le criticità ambientali segnalate inconsistenti».
In sostanza il comune di Caraffa ha risposto picche a Oliverio, senza proporre alcuna misura ulteriore, «oltre a quelle già in precedenza contenute nel Piano ed esplicitamente ritenute insufficienti nella Vas. Di conseguenza la Struttura tecnica di valutazione non ha potuto che ribadire la natura negativa del parere espresso e, in assenza di proposte adeguate, giudicare come accettabile la sola alternativa di non realizzare l’intervento».
«Per la giunta regionale della Calabria – conclude la nota – la salvaguardia del territorio è un valore inderogabile, che ha priorità rispetto ai legittimi interessi economici delle imprese e di sviluppo urbanistico delle città. Per tale motivo si esprime apprezzamento per il rigore e la serietà con cui le strutture coinvolte hanno gestito la procedura pervenendo a una valutazione che si è certi essere la più equilibrata e corretta possibile». Lunedì anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo aveva rinnovato il sollecito alla Regione affinché bloccasse la procedura.
x
x