LAMEZIA TERME Tanto per fare un paragone con il Giro d’Italia, il sindaco di Roghudi (e consigliere metropolitano di Reggio Calabria) Pierpaolo Zavettieri ha fatto un numero alla Froome. E nella penultima tappa delle “Primarie del Corriere” si è preso un primo posto inseguito a lungo e finora appartenuto, dalla prima rilevazione, al primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto. Il ribaltone cambia tutto. E la classifica dice che Zavettieri è salito a quota 7.354 voti mentre Occhiuto si è attestato a 7.297. È il primo dato saliente nei numeri offerti dall’analisi dell’Istituto Demoskopika. Non l’unico, ovviamente. Perché dalla griglia dei primi dieci emerge una top five ricca di sorprese. Andiamo con ordine. Oltre a Zavettieri e Occhiuto, si sfideranno per la vittoria delle Primarie Piero Aiello, ex senatore di Forza Italia che ha raggiunto 5.800 voti complessivi; Bernardo Misaggi, chirurgo di area forzista che ambisce a un posto da governatore (per lui 4.506 preferenze), e Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi che ha totalizzato finora 3.816 voti virtuali. Conia è l’unico tra i politici rimasti che si possa inscrivere nell’area della sinistra.
IL PASSO INDIETRO DI OCCHIUTO Chissà quanto può aver pesato il passo indietro (reale) di Mario Occhiuto sulle nostre elezioni virtuali. Il sindaco di Cosenza, che si era proposto come candidato governatore del centrodestra all’indomani delle Politiche del 4 marzo, qualche settimana fa ci ha ripensato. Ha detto di voler continuare il proprio impegno nella città dei Bruzi per completare il lavoro iniziato. Non è ansioso di diventare il presidente della giunta regionale. Sarà il tempo a dire se sia pretattica – per evitare il logoramento di una campagna elettorale che si annuncia lunga e complicata (si vota a fine 2019) – o un’opzione concreta. Il primo risultato, nella nostra rilevazione, è un arretramento. Nella classifica parziale della settima tappa Occhiuto accusa un ritardo di quasi cento voti da Zavettieri (1.477 contro 1.382), il cui recupero era tuttavia iniziato già nel mese scorso. La partita per la testa della classifica è, tuttavia, ancora apertissima, visto che i primi due sono divisi da soli 57 voti.
FUORI DUE BIG Se Occhiuto, seppur superato da Zavettieri, comunque resiste, le “Primarie”, nel passaggio dalla top ten alla top five, perdono alcuni big. Esce, superato di slancio da Michele Conia, il presidente del consiglio regionale Nicola Irto (543 consensi di tappa per lui contro gli 840 dell’attuale quinto classificato). E lascia la compagnia anche il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. I suoi 820 voti parziali sono un ottimo risultato ma non valgono il passaggio del turno. Fuori anche Gianpaolo Chiappetta (che nel frattempo spera nel proprio ritorno a Palazzo Campanella) e le due candidature “civiche” di Gianfranco Sorbara, che arriva dal volontariato, e Sarah Yacoubi, esponente del sindacato.
IL CASO DEL M5S Non c’era alcun candidato del Movimento Cinquestelle nella griglia dei dieci rimasti in gara nel settimo turno delle “Primarie”. Eppure i lettori che dichiarano le loro simpatie per l’area movimentista sono il 23,1%, in decisa crescita rispetto alle precedenti uscite. Che il dibattito nazionale abbia trainato le preferenze? Possibile. Quello che è certo, invece, è che l’area che fa riferimento a destra e centrodestra supera il 40%, mentre sinistra e centrosinistra superano di poco il 24%. Un segnale piuttosto chiaro in vista delle prossime Regionali.
x
x