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Maxi operazione contro il caporalato in tutta Italia, controlli anche a Vibo

Sotto la lente 82 aziende. Trentadue le persone denunciate, di cui 3 finite in manette. Viscomi: «Miope chi punta sul lavoro nero»

Pubblicato il: 31/05/2018 – 7:58
Maxi operazione contro il caporalato in tutta Italia, controlli anche a Vibo

ROMA Seicentoquindici persone e 82 aziende controllate con l’accertamento di irregolarità a carico di 30 di queste (in un caso si è proceduto al sequestro preventivo dei beni aziendali e in altri 15 è stata sospesa l’attività), 32 persone denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria di cui tre arrestate e ammende per oltre 450 mila Euro. È l’esito di un’operazione delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento del lavoro, in particolare della manodopera straniera (caporalato). Sono state impegnatele squadre mobili di Agrigento, Forlì, Cesena, Caserta, Foggia, Latina, Lecce, Matera, Potenza, Ragusa, Rimini, Siracusa, Taranto, Verona e Vibo Valentia, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, e dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, attraverso l’impiego dei reparti dipendenti di Milano, Torino, Roma, Agrigento, Trapani e Napoli, nonché uffici di altre amministrazioni, come gli Ispettorati Territoriali del Lavoro. L’attività, organizzata dall’Ufficio Europeo di Polizia Europol, ha coinvolto anche altri 28 Paesi europei. Le ispezioni hanno riguardato aziende impegnate nel settore della grande distribuzione pubblicitaria, dei magazzini stoccaggio merci (gestiti da imprenditori cinesi), delle confezioni tessile-abbigliamento e del settore agricolo. Nel corso dell’operazione è stata accertata l’inosservanza delle norme contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché, in alcuni casi, dell’illecita attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta, compiuta dai “caporali”.
VISCOMI: «MIOPE CHI PUNTA SUL LAVORO NERO» «Continuare a pensare di vincere la sfida competitiva facendo ricorso al lavoro nero, sfruttando gli immigrati, non rispettando le regole in materia di sicurezza e previdenza è miope e produce danni enormi alle aziende che invece vogliono stare sul mercato innalzando i livelli di qualità della loro produzione mediante investimenti per l’innovazioni di processo e di prodotto». È quanto dichiarato da Antonio Viscomi, deputato del Partito democratico, apprezzando l’azione odierna delle forze dell’ordine contro il caporalato che ha interessato l’intero territorio nazionale. «È necessario – prosegue – essere tutti consapevoli che comportamenti elusivi ed evasivi delle norme che disciplinano le relazioni individuali e collettive di lavoro creano un apparente beneficio a pochi ma sono forieri di un sicuro danno a molti. Vorrei ricordare che il comparto agricolo, che costituisce uno dei punti di forza della nostra economia, è stato oggetto di interventi significativi negli ultimi anni proprio in tema di contrasto all’illegalità e di promozione delle reti di qualità. È necessario continuare a seguire la strada tracciata, semplificando le norme relative al rapporto individuale di lavoro, razionalizzando il sistema di contrattazione territoriale e assicurando al contempo un più continuo e costante controllo collaborativo tra autorità amministrative e datori di lavoro. Potremmo proporlo, se solo ci fosse oggi un governo».

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