LAMEZIA TERME Programmare nel dettaglio l’organizzazione dello sciopero generale del comparto agricolo previsto per il 15 giugno. È stato il punto all’ordine del giorno del vertice tenutosi nella sede della Cisl Calabria con gli esecutivi unitari regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
Una protesta legata alla sospensione della trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale degli operai agricoli e florovivaistI scaduto a dicembre 2017.
«Gli esecutivi unitari regionali di Fai, Flai e Uila – si legge in una nota congiunta dei segretari generali delle tre organizzazioni sindacali, Sapia, Costa e Merlino – hanno deciso all’unanimità di organizzare un’importante iniziativa regionale che si svolgerà a Vibo Valentia alle ore 10 dinanzi alla sede della Prefettura. Il comune di Vibo Valentia è stato simbolicamente scelto quale luogo della manifestazione in rappresentanza di tutto il territorio calabrese, in ragione del fatto che, ad oggi, la provincia di Vibo Valentia risulta essere l’unica provincia in cui ancora non è stato firmato il contratto provinciale di Lavoro del comparto agricolo ed in memoria del giovane migrante maliano ucciso pochi giorni fa a San Calogero».
«Lo sciopero sarà una importante occasione per ribadire – scrivono Sapia, Costa e Merlino – il no al salario minimo nazionale che scardina l’attuale modello contrattuale agricolo; il no all’abolizione dell’orario di lavoro giornaliero, con tutte le sue implicazioni, anche previdenziali, in un settore dall’alta frammentazione e dalle esigue dimensioni aziendali; il sì alla contrattazione e sì all’applicazione e valorizzazione della Legge 199 del 2016 contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura avviando anche un confronto a livello regionale».
«Fai, Flai, Uila regionali – aggiunge la nota – sostengono con forza la volontà del sindacato unitario di concludere la trattativa, interrotta dalle associazioni datoriali (Coldiretti, Confagricoltura e Cia), siglando un contratto nazionale forte, equilibrato e degno di un settore strategico per il Paese e in particolare in una regione a forte vocazione agricola».
«Fai, Flai, Uila regionali – conclude il comunicato congiunto – sostengono infine che il rinnovo punta a veder riconoscere i giusti adeguamenti salariali, il potenziamento della bilateralità, la formazione professionale, una più circostanziata regolamentazione degli appalti, contrasto alla discriminazione di genere, l’affermazione della legalità».
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