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Catanzaro, Abramo si prende la scena… elettorale

Il sindaco fa il bilancio del suo primo anno di quarto mandato. L’elenco delle cose fatte ma anche molti spunti politici, con frecciate a Oliverio e a Occhiuto

Pubblicato il: 06/07/2018 – 20:23
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Catanzaro, Abramo si prende la scena… elettorale
CATANZARO Non delude le attese, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, perché la conferenza stampa sul bilancio del primo anno del suo quarto mandato consegna molti spunti e anche qualche sorpresa. Ponendo Catanzaro come baricentro della politica regionale in proiezione delle Regionali 2019, Abramo si prende la scena elettorale lanciando più di una “frecciata” dal nel contesto di un “report” lungo più di un’ora, oltre 70 slide e oltre cento cifre di vario genere. Il sindaco “bacchetta” più volte la Regione e il suo presidente Oliverio, anche se gran parte della programmazione che illustra si fonda su finanziamenti regionali, e non manca di “stuzzicare” Mario Occhiuto, primo cittadino di Cosenza e big del centrodestra come lui, sul tema dei centri storici. CATANZARO CAPOLUOGO NEI FATTI «Catanzaro si sta dimostrando nei fatti il capoluogo della Calabria», esordisce Abramo, che al suo fianco ha tutta la Giunta, gran parte dei consiglieri della sua maggioranza e il leader di Forza Italia Mimmo Tallini. «Oggi – spiega il sindaco – presentiamo tutta la programmazione che abbiamo messo in campo, una programmazione a 360 gradi che va dai trasporti all’ambiente, dal sistema scolastico all’impiantistica sportiva per arrivare alla cultura, tutto finalizzato alla città del futuro perché appena saranno realizzate tutte le opere Catanzaro cambierà completamente volto. Una programmazione importante: non sarà facile completarla in quattro anni ma – prosegue Abramo – siamo già in vantaggio perché molte opere sono state già appaltate: penso al sistema metropolitano di superficie, o all’impianto tecnologico di Alli che permetterà di non aver problemi nella gestione dei rifiuti. Oggi mettiamo come punto fermo il fatto che Catanzaro è il vero capoluogo della Calabria, perché lo stiamo dimostrando nella programmazione e nei fatti, e si sta ponendo anche come modello in tema di ambiente, acqua, gas, welfare per molti altri Comuni, a cui stiamo offrendo sostegno e assistenza». La programmazione in campo – Tra le programmazioni citate dal sindaco Abramo nell’incontro con i giornalisti spiccano l’accordo di programma, per 32 milioni, siglato dal Comune con la Regione per il sistema dei parcheggi e della mobilità in città, con particolare attenzione al centro storico, il progetto “Agenda Urbana” per altri 32 milioni, il finanziamento per l’ammodernamento degli autobus cittadini, il recupero di importanti edifici storici per un loro riutilizzo anche a fini sociali e culturali, gli investimenti per il completamento, il rilancio e la valorizzazione del porto di Lido, il bando per lo sviluppo in chiave turistica dell’area di Giovino, il progetto del Polo sanitario con la creazione dell’azienda unica ospedaliera della città presupposto per la realizzazione del nuovo ospedale e con la costruzione di una Casa della salute, gli interventi per il settore della cultura con il positivo bilancio dell’attività del Teatro Politeama. L’ABRAMO “POLITICO” (ED ELETTORALE) All’Abramo amministratore subentra poi l’Abramo politico, e qui il sindaco marca con forza il territorio, con una robusta “stoccata” al governatore Oliverio (e non solo). «Io credo che Catanzaro debba difendersi proponendo una candidatura alla presidenza della Giunta regionale. Dopo Cosenza e Reggio Calabria questo ruolo adesso spetta a Catanzaro, al di là di chi sarà il nome. Credo che sia giusto e che la città lo meriti. La rotazione – aggiunge il sindaco – è un metodo giusto anche perché a mio avviso Catanzaro in questi ultimi anni è stata fortemente penalizzata: se andate a vedere la programmazione della Regione, il 70-80% di tutti gli atti deliberativi della Giunta regionale sono per la provincia di Cosenza. A me non dispiace che nelle altre province arrivino finanziamenti, ma credo che ci debba essere un riequilibrio nella programmazione. Catanzaro ha bisogno di un presidente di Regione che riequilibri e faccia crescere l’intera Calabria. E credo che non si debbano utilizzare i fondi europei in chiave pre-elettorale per essere poi candidati. Chi vince la Regione Calabria – rileva Abramo – deve amministrare per cinque anni e nel migliore dei modi la Calabria e non pensare alla ricandidatura, perché se si pensa alla candidatura si fanno danni alla collettività». «BASTA RITARDI SULLA SANITÀ» E un messaggio a Oliverio (e non solo) il sindaco lo invia anche con riferimento al progetto di creazione dell’azienda ospedaliera unica del capoluogo, progetto di nuovo “silenziato”: «Ormai – dice – nessuno può più tirarsi indietro, perché altrimenti sarebbero accusati di aver affossato la sanità catanzarese. Il Polo sanitario è uno dei programmi più importanti della nostra azione: da lunedì mi rimetterò a lavorare e non concederò più tempo a nessuno, né ai nostri consiglieri regionali né al presidente della Giunta regionale. Per noi – aggiunge Abramo – la vera strategia è quella di assecondare la vocazione della città come cittadella sanitaria e della ricerca. Chiediamo che sia immediatamente approvata la legge che crea un’unica azienda con l’accorpamento delle due aziende “pugliese” e “Mater Domini”: è una legge semplice, di una pagina. Poi, subito dopo si può pensare all’accordo di programma che dev’essere sottoscritto tra Regione e Università, ma a noi serve subito la legge perché la legge è fondamentale per sbloccare i fondi del Decreto per il Sud e si può realizzare lo studio di fattibilità per il nuovo ospedale. La sanità è un settore talmente importante per la città che non permetterò a nessuno di giocare, e non voglio più aspettare». UNO SGUARDO SU… COSENZA E nel fiume di dichiarazioni entra – chissà quanto volutamente… – anche Occhiuto, anche se Abramo non cita direttamente il sindaco di Cosenza: «Soffrono tutti i centri storici, basti vedere Cosenza, in cui il centro storico è addirittura abbandonato e non è neanche abitato. C’è un problema grosso in tutte le città, ma – rimarca il sindaco di Catanzaro – noi abbiamo comunque presentato un modello di programmazione che punta al recupero delle abitazioni attraverso l’edilizio sociale. Purtroppo, se i bandi e i fondi sono fermi da anni possiamo fare poco. La Regione ha fatto una manifestazione di interesse per il recupero delle attività commerciali nei centri storici: come Comune di Catanzaro abbiamo presentato un progetto, premiato come il migliore, ma poi i fondi non sono stati erogati. Quando avviene questo – conclude Abramo – tutto si ferma, e come Comuni possiamo fare ben poco». Nella città bruzia qualcuno probabilmente non avrà gradito…

Antonio Cantisani redazione@corrierecal.it

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