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Maxioperazione nel Vibonese, colpita la filiera “verde” dei clan – VIDEO E NOMI

L’inchiesta “Giardini segreti” della Dda di Catanzaro e della Polizia è incentrata sul business milionario della marijuana gestito dai Mancuso, il primo pentito del clan: 17 arresti e 39 indagati i…

Pubblicato il: 21/07/2018 – 7:33
Maxioperazione nel Vibonese, colpita la filiera “verde” dei clan – VIDEO E NOMI

VIBO VALENTIA Quello della produzione di marijuana su larga scala non è un business secondario per i clan della ‘ndrangheta. In molti lo sostengono da tempo, ma adesso a confermarlo è la vasta operazione condotta fin dalle prime ore del mattino dalla Polizia di Vibo e coordinata dalla Dda di Catanzaro. Dopo le indagini sul narcotraffico internazionale dei clan che dal Reggino estendevano i loro interessi in America e Nord Europa, la collaborazione tra il procuratore Nicola Gratteri e il neo questore di Vibo Andrea Grassi riparte dai grossi investimenti delle cosche vibonesi nella coltivazione di cannabis. Al centro dell’inchiesta che ha portato stamattina all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone (8 in carcere, 9 ai domiciliari e un obbligo di dimora) ritenute responsabili di appartenere ad un’associazione a delinquere dedita al narcotraffico, ci sarebbe una vera e propria filiera della coltivazione di “erba”, una produzione su scala industriale che avrebbe generato un fatturato enorme, quantificato dagli inquirenti in decine di milioni di euro. I dettagli verranno resi noti in mattinata, ma dalle prime indiscrezioni emerge che la filiera della cannabis gestita da alcune articolazioni del potente casato ‘ndranghetista dei Mancuso di Limbadi e Nicotera, in particolare dal neo pentito 30enne Emanuele Mancuso, sarebbe passata anche per il reclutamento di alcuni dei braccianti africani che sopravvivono tra sfruttamento e miseria nelle campagne della vicina Piana Gioia Tauro, in luoghi tristemente noti come la tendopoli di San Ferdinando. Ma se da un lato gli uomini dei clan non avrebbero disdegnato di usare i migranti per lavorare nei campi di marijuana, dall’altro il terminale d’arrivo della filiera verde sarebbero stati spesso anche clienti insospettabili e “colletti bianchi”.
Nel corso dell´operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro ed eseguita dalla Polizia di Stato, con il supporto del Servizio Centrale Operativo, insieme alle Squadre Mobili di Catania, Catanzaro, Cosenza, Messina e Reggio Calabria, i Reparti Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, Cosenza e Siderno, l´Unità Cinofila di Vibo Valentia e il Reparto Volo di Reggio Calabria, altri 21 soggetti sono stati indagati a vario titolo per il reato di associazione a delinquere dedita al narcotraffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Alessandria, Brescia, Caltanissetta, Catanzaro, Chieti Genova, Imperia, Lecce, Milano, Napoli, Salerno e Savona si stanno anche effettuando 18 perquisizioni a carico delle sedi di una società, attiva nella vendita online di semi di canapa indiana, site in quelle province, a carico delle quali verrà anche notificato un provvedimento di sequestro preventivo.
Al centro dell’indagine di Dda e Polizia ci sono coltivazioni da migliaia di piante di cannabis (di recente una megapiantagione era stata scoperta a Pizzo), un “patrimonio” che gli uomini del clan avrebbero controllato notte e giorno anche con mezzi tecnologici avanzati come droni dotati di telecamere a infrarossi.
GLI ARRESTI Le persone finite in carcere nell’ambito dell’operazione “Giardini segreti sono:
– Emanuele Mancuso
– Giovanni Battaglia
– Francesco Costa
– Giuseppe De Certo
-Giuseppe Franzé
– Giuseppe Navarra
– Giuseppe Francesco Olivieri
– Ciprian Valentin Stratulat
Agli arresti domiciliari sono finiti:
– Riccardo Papalia
– William Gregorio
– Bruno Russo
– Nicola Lorusso
– Mirko Furchì
– Giuseppe Antonio Giacomo Chirico
– Maria Ludovica Di Stilo
– Salvatore Ferraro
L’obbligo di dimora applicato nei confronti di Antonio Curello.

Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it

https://youtu.be/-LvjbmOKnWE

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