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L'appello di Pedà: «Ripristinare il Portale cartografico»

Il consigliere regionale all’assessore Rossi: «L’interruzione rappresenta una limitazione per il monitoraggio del rischio idrogeologico»

Pubblicato il: 05/01/2019 – 15:51
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L'appello di Pedà: «Ripristinare il Portale cartografico»
REGGIO CALABRIA Con una nota indirizzata all’assessore regionale Alla Pianificazione urbanistica e territoriale, Francesco Rossi, il consigliere regionale Giuseppe Pedà ha sollevato la questione della interruzione del servizio offerto dal Portale cartografico regionale. «La questione della funzionalità del Portale – spiega una nota – gravita attorno al tema, molto sentito, del controllo del territorio e del monitoraggio del rischio idrogeologico: difatti, mediante l’accesso a tale sistema è possibile verificare tutti i vincoli esistenti sul territorio calabrese, tenendo sotto controllo le aree a rischio e permettendo ai “tecnici” una valutazione preventiva fondamentale in merito alle attività da programmare». Rivolgendosi all’assessore, Pedà comunica di aver «ricevuto numerose segnalazioni da parte di Tecnici – Ingegneri e Architetti – in merito al protratto mancato funzionamento del Portale del Centro Cartografico della Regione Calabria (geoportale.regione.calabria.it).Tale inconveniente – oltre a comportare evidenti criticità nella gestione dell’attività amministrativa e professionale “ordinaria”- costituisce una serie limitazione delle attività di monitoraggio del rischio idrogeologico dell’intero territorio calabrese.Ciò a maggior ragione in questo periodo invernale, nel quale le intemperie climatiche creano maggiori difficoltà e aumentano sensibilmente i rischi in un territorio – come quello calabrese – dove il livello di allerta è sempre al di sopra della ordinaria tollerabilità e impone attenzione, controlli preventivi, monitoraggio costante. La compromissione delle funzioni di uno strumento che offre notizie accessibili e fruibili a tutti – e mi riferisco a chi abita e lavora nel territorio, ma anche a cittadini, alla Protezione Civile ed alle tante associazioni che gravitano attorno al sistema di soccorso collettivo –  contrasta con la necessità di mantenere sempre attiva la possibilità di programmare interventi, urgenti e non, sul contesto urbano e territoriale. Oltre, naturalmente, alle gravi conseguenze per chi con il portale lavora, produce ricchezza ed economia, esercita una professione e che, purtroppo, subisce un danno economico immediato e grave». A conclusione della missiva, Pedà sollecita un intervento urgente che garantisca la rimozione dei problemi, probabilmente tecnici, che hanno causato tale stallo.
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