CATANZARO «Tallini si lancia in anatemi e minacce nei confronti del sindaco e della sua maggioranza, agitando e innescando una costante rissa politica nel tentativo estremo di tutelare e salvaguardare i suoi pretoriani o delfini, ormai, ritengo, indifendibili per manifesta incapacità politica e amministrativa». Lo scrive il consigliere comunale di Forza Italia, Antonio Triffiletti, replicando al leader provinciale azzurro. «Il Tallini/pensiero sull’amministrazione comunale di Catanzaro si manifesta e – aggiunge Triffiletti – si palesa con un solo motto: il re è nudo e non riesce più ad avviluppare con le sue spire una maggioranza che piano piano si sta mettendo in carreggiata, guidata da un ritrovato Sergio Abramo, divincolato e libero, un sindaco che aggrega su progetti per la città, un sindaco che ricarica di passione politica un centrodestra cittadino per anni allo sbando i cui maggiorenti hanno mercificato ogni proposta di dibattito. A differenza del Tallini/pensiero, io ritengo che i consiglieri di maggioranza di centrodestra nello scorso Consiglio comunale, abbiano scritto una bellissima pagina della politica cittadina. Una maggioranza solida e ritrovata, che – osserva il consigliere comunale – si è naturalmente ricomposta e rafforzata sui problemi di Catanzaro e dei catanzaresi». Secondo Triffiletti «il nostalgico Tallini, probabilmente, soffre di gravi amnesie, perché colpevolmente dimentica di essere stato protagonista negli anni di quei trasformismi e complotti che hanno condizionato inesorabilmente le dinamiche politiche nella nostra città. A Tallini, seppur indirettamente, in quel Consiglio ha risposto Sergio Abramo, che, facendo sue le perplessità espresse dopo un lungo dibattito politico dal collega e amico Giovanni Merante, ha ritenuto positivo lo scambio dialettico in aula condividendo un ritrovato spirito di unità e collaborazione. Ma nonostante questo clima di autonomia ritrovato da un centrodestra in Consiglio, Tallini si lancia in anatemi e minacce nei confronti del sindaco e della sua maggioranza, segno di una manifesta debolezza che altro non può far pensare che i tempi sono ormai maturi: Catanzaro – conclude Triffiletti – ha bisogno di una nuova classe dirigente che sappia fare sua insieme al sindaco Abramo una rivoluzione culturale, politica ed amministrativa. E di questa rivoluzione Tallini non può fare parte».
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