Si legge in: 1 minuto
Cambia colore:
Morì al Mater Domini, al via il processo a Catanzaro
CATANZARO «Non si sono accorti che non c’era abbastanza ossigeno nel sangue per garantire la sopravvivenza di mio padre e, pertanto, la sua morte è tecnicamente simile a quella che può generare una c…
Pubblicato il: 26/02/2019 – 13:06
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

CATANZARO «Non si sono accorti che non c’era abbastanza ossigeno nel sangue per garantire la sopravvivenza di mio padre e, pertanto, la sua morte è tecnicamente simile a quella che può generare una camera a gas». Questa una delle testimonianze ascoltate durante l’udienza di martedì mattina nel processo sulla morte di Antonio Occhionorelli, di Squillace, deceduto il 9 maggio 2014 nel reparto Utic del Policlinico universitario di Catanzaro “Mater Domini”. Davanti al Tribunale di Catanzaro ha preso il via il processo con l’ascolto dei testi dell’accusa. Mercoledì sono stati ascoltati i figli del defunto, Luca Occhionorelli e Savino Occhionorelli, quest’ultimo medico a Ferrara che ha ricostruito le quanto, secondo lui, accaduto al padre sulla base delle risultanze delle cartelle cliniche. A rappresentare i due figli, quali parti civili, erano presenti gli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco. Gli indagati, i sanitari che hanno avuto in carico il paziente prima della morte, Pasquale Mastroroberto, Giuseppina Mascaro, Luigi Irrera e Pasquale Napoli, sono difesi dagli avvocati Enzo Ioppoli, Andrea Romeo, Francesca Vista e Salvatore Savastano.
Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali