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Provinciali a Crotone, niente accordo Pd-Sculco

I sindaci dem non vogliono il patto per presentare liste unitarie. L’unico sì è arrivato dal presidente dell’assemblea del partito

Pubblicato il: 07/03/2019 – 20:28
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Provinciali a Crotone, niente accordo Pd-Sculco
CROTONE No all’accordo con i Demokratici per le elezioni provinciali. I sindaci del Partito democratico non vogliono l’accordo con Sculco-Pugliese per presentare liste unitarie alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale pitagorico. Il no secco è arrivato nel corso di una riunione, tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi nella sede del Pd, in via Panella. Hanno detto no all’ipotesi di accordo Nicola Belcastro (Cotronei), Antonio Barberio (Scandale), Tommaso Blandino (Rocca di Neto), Franco Durante (Castelsilano) e Enza Anania (delegata del sindaco di Savelli). Erano assenti Carmine Maio (Carfizzi), Amedeo Nicolazzi (Petilia Policastro) e Franco Scarpelli (San Nicola dell’Alto) che, in altre occasioni, si sono espressi contro ogni ipotesi di accordo. Non si è espresso, invece, il segretario di federazione, Gino Murgi, sindaco di Melissa, che si è limitato a fare la relazione introduttiva. Murgi, comunque, ha il problema del rapporto con Enzo Sculco, perché la sorella del “reuccio” è consigliere comunale a Melissa e i rapporti con il sindaco non sono idilliaci. L’unico sì, senza se e senza ma, arrivato a favore dell’accordo è stato quello di Mario Galea, presidente dell’assemblea provinciale del partito e consigliere comunale a Crotone. La posizione di Galea non rappresenta una novità, perché in consiglio comunale ha sempre avuto un comportamento collaborativo con il sindaco Ugo Pugliese e la sua maggioranza. Prima della riunione di questa sera, una delegazione del partito guidata da Murgi ha incontrato una rappresentanza dei Demokratici. In quella sede è stata avanzata la proposta di liste unitarie e la delegazione del Pd ha chiesto qualche giorno di tempo per sentire gli organismi del partito. La partita non si chiude con l’incontro di questa sera, perché la parola finale spetterà alla direzione provinciale, che è stata già convocata per il pomeriggio di lunedì 11 marzo. È evidente, comunque, che la direzione non potrà non tenere conto della volontà espressa dai sindaci.

Gaetano Megna redazione@corrierecal.it

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