Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:47
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Bisignano, reflui nel fiume e vasche abbandonate: sequestrati due depuratori

Sigillati gli impianti di “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci”. Le acque si riversavano nel Crati. Denunciati amministratori comunali

Pubblicato il: 21/03/2019 – 15:01
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Bisignano, reflui nel fiume e vasche abbandonate: sequestrati due depuratori
BISIGNANO I carabinieri forestale di Acri hanno posto sotto sequestro due impianti di depurazione nel Comune di Bisignano. L’attività rientra negli accertamenti predisposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza, finalizzati a constatare il funzionamento degli impianti di depurazione presenti sul territorio. Il controllo effettuato nel Comune di Bisignano presso gli impianti di depurazione comunale siti in località “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci” ha accertato lo stato di fatiscenza e di abbandono degli stessi i quali per struttura e per funzionamento non rispondevano alla normativa di settore. In particolare le strutture depurative non risultano essere funzionanti e le vasche risultano in completo stato di abbandono. Le acque reflue urbane confluenti verso i due impianti non subiscono alcun trattamento depurativo e nell’impianto di “Macchia dei Monaci” vengono scaricate direttamente nell’adiacente Fiume Crati, mentre per l’impianto di “Macchia Tavola” le acque reflue provenienti dalla rete fognaria confluiscono all’interno di un pozzetto e poi invece di passare per le vasche di depurazione vengono attraverso un by-pass scaricate direttamente sul suolo presso l’argine del Fiume Crati. All’interno degli impianti, entrambi privi della necessaria autorizzazione allo scarico, è stato inoltre accertato lo stoccaggio non autorizzato di oltre 3mila metri cubi di rifiuti speciali di origine prevalentemente organica. Tale accertamento ha portato al sequestro dei due impianti, a elevare sanzione amministrativa e alla denuncia all’autorità giudiziaria di amministratori comunali e gestori dell’impianto per i reati di attività di gestione illecita di rifiuti, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e scarico sul suolo in area vincolata.
Argomenti
Categorie collegate

x

x