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Elezioni a Corigliano Rossano, lo "strano" caso Geraci-Stasi

Indiscrezioni vorrebbero l’ex sindaco missino di Corigliano simpatizzante del movimentista di sinistra nella corsa a primo cittadino. Più che di un accordo elettorale si parla di una simpatia (a se…

Pubblicato il: 22/03/2019 – 17:05
Elezioni a Corigliano Rossano, lo "strano" caso Geraci-Stasi

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO
L’indiscrezione è di quelle da prendere con le pinze vista la peculiarità della vicenda. Ma sembrerebbe che l’ex sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci, da sempre avversario dell’ipotesi di fusione, missino di ferro con un passato anche in Parlamento fra le fila di Alleanza nazionale, starebbe pensando di sostenere Flavio Stasi, il movimentista di sinistra che si candiderà alle prossime elezioni di Corigliano Rossano. Nota l’idiosincrasia di Geraci verso la rossanesità, all’ex plurisindaco ausonico non resterebbe dunque che parteggiare per il movimentista conosciuto sul territorio per le sue proteste, anche lui rossanese.
Una scelta dettata dalla sua avversione al coriglianorossanese Gino Promenzio, colui che più di tutti l’ha combattuto nella “battaglia” pro fusione, e per Giuseppe Graziano, autore della legge sulla fusione presentata in consiglio regionale, anch’egli in quei mesi fra i suoi più fervidi oppositori.
E neppure gli amici grillini, con i quali Geraci ha inscenato una campagna elettorale all’ultimo sangue contro l’unificazione amministrativa delle due città, perdendola in malo modo, sarebbero nelle sue grazie.
Stasi, invece, sarebbe percepito da Geraci come l’uomo giusto per fare il guastatore e rompere le uova nel paniere, magari nella speranza che possa vincere le elezioni ad un ipotetico turno di ballottaggio. Un po’, d’altronde, come visceralmente sperato prima del referendum del 22 ottobre 2017 quando ipotizzava che il “No” avrebbe vinto a Corigliano, facendo, di fatto, saltare quella fusione.
Attenzione, non che vi sia un accordo elettorale, ma probabilmente solo una simpatia a senso unico fra i due, che solo la fantascienza potrebbe vedere seduti attorno ad un tavolo. Perché – sulla carta, nonostante in questi giorni in città se ne stiano registrando di ogni sorta – un accordo politico sarebbe un po’ come mettere assieme il diavolo e l’acqua santa.
Rimasto fuori dalle grandi manovre che al momento vedono quali candidati a sindaco proprio Stasi, Promenzio, Graziano e il grillino Fiorentino, a Geraci non resterebbe ancora una volta che sperare. Ma negli altri. (redazione@corrierecal.it)

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