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Porto Gioia, la cordata che vuole entrare in Mct si presenta a Toninelli

Il presidente di Assindustria Reggio ha consegnato al ministro l’elenco degli imprenditori interessati

Pubblicato il: 02/04/2019 – 19:53
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Porto Gioia, la cordata che vuole entrare in Mct si presenta a Toninelli
REGGIO CALABRIA «La busta con i nomi dei cinque imprenditori reggini, componenti la cordata che vorrebbe investire nel porto di Gioia Tauro, acquisendo quote della Mct, è stata ufficialmente consegnata direttamente nelle mani del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli dal presidente di Assindustria reggina, Giuseppe Nucera». Lo rende noto un comunicato dell’associazione provinciale degli industriali di Reggio. «Nucera, accompagnato da uno degli imprenditori concretamente interessati ad investire nel rilancio del porto di Gioia (l’amministratore delegato della Desi shipping service, Giuseppe De Simone) – è detto nel comunicato – ha ribadito al ministro, incontrato a margine della conferenza stampa di ieri a Gioia Tauro, la posizione degli industriali reggini, convinti della necessità non più procrastinabile di un coinvolgimento del territorio nelle scelte strategiche che determineranno il futuro dell’area portuale e della sua zona franca, decidendone anche così il successo o il fallimento. E un importante segnale di apertura in questa direzione è giunto proprio dallo stesso ministro Danilo Toninelli che ha dichiarato che “la proposta di Confindustria è ovviamente accettabile, ma è arrivata nella trattativa fuori tempo massimo. Siccome però, il porto di Gioia Tauro deve essere rilanciato, ci sarà spazio per tutti”. Dal canto suo, il presidente Giuseppe Nucera, ribadendo con decisione la valenza fortemente politica dell’iniziativa di Assindustria Reggio Calabria, ha spiegato che la cordata si compone di imprenditori di grosso spessore, tutti reggini, che operano nel territorio, come ad esempio De Simone che vi lavora dal 1995 e Angelo Sorrenti che guida la società di comunicazioni Dedalus». «E a questo proposito Nucera – riporta ancora il comunicato – ha voluto sottolineare “il ruolo storico che Confindustria sta interpretando in questo frangente, nel quale gli imprenditori calabresi decidono di investire di tasca propria e mettere la faccia in un processo di sviluppo, come quello del porto di Gioia Tauro, che è decisionale per il futuro della nostra provincia, della Calabria e dell’intero Meridione. In altre parole, l’azione propositiva di Confindustria – ha sottolineato Nucera – è sì imprenditoriale, ma intende essere soprattutto di supporto, di facilitazione per chi viene ad investire in una terra ricca di spazi e prospettive. Considerata l’importanza strategica globale dell’hub di Gioia Tauro e della Zes, come imprenditori e forza sana di un territorio per troppo tempo sofferente desideriamo essere protagonisti di un cammino comune di rilancio che veda le forze imprenditoriali locali quale parte attiva e compartecipe. È questo un processo di grande responsabilità per il destino della Calabria che non potrà svilupparsi appieno senza il coinvolgimento diretto e fattivo di tutte le energie costruttive del territorio: politica, istituzioni, sindacati, ma anche dell’opinione pubblica. Per superare l’impasse di una crisi purtroppo storica, è ormai indispensabile un’assunzione di responsabilità fattiva di ciascuno di noi, perché la costruzione del nostro domani non può, e non deve, essere più demandata ad altri».
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