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«Sabato a Lamezia con Occhiuto. Per una Calabria diversa»
di Vincenzo Campanella*, Paolo Lorelli**, Francesco De Luca***
Pubblicato il: 11/04/2019 – 13:34
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Apparteniamo a militanze ed esperienze diverse. Alcuni di noi sono simpatizzanti della Lega, altri di Forza Italia, altri ancora di Fratelli d’Italia.
Non partecipiamo a dibattiti tra partiti ma intendiamo superare, dall’alto della nostra impertinenza giovanile, schemi ed alchimie tattiche che non ci riguardono e che competono ai tavoli romani.
Quello che vogliamo dire come Comitato Universitario per Mario Occhiuto è che sabato prossimo saremo a Lamezia, nella speranza che qualcosa cambi per una regione che è ormai alla mercé di tutti.
Non ci piace essere “additati” come appartenenti a una comunità che finisce sulla stampa per le sue debolezze ma che non sa valorizzare le sue ricchezze.
Siamo impegnati nell’alveo del centrodestra e quindi siamo schierati . Lo diciamo apertamente per onestà e per il coraggio a cui non possiamo rinunciare a 20 anni.
Vogliamo “uccidere il padre”, identificando con questa espressione edipica il sistema opprimente che ha svuotato la Calabria di competenze e di progetti validi, che non ha sostenuto adeguatamente l’apparato universitario, che ha trasformato una facoltà di medicina, che poteva e doveva essere il volano di crescita collettiva, in un corpo monco e assente .
La Regione ha inghiottito i suoi Presidenti ma siamo certi che questo non accadrà con Mario Occhiuto, che ha intrapresa, che è un decisionista e che sa applicare il giusto concetto di impresa alle istituzioni .
Il percorso da seguire è la bellezza, quella etimologicamente greca, intesa come bontà, ma anche quella estetica che sa rinnovarsi ed essere competitiva.
Leggiamo da Roma, Milano, Napoli, Firenze, nei posti in cui siamo provvisoriamente e nei quali rischiamo di rimanere a vita per la miopia di chi da 40 anni governa le istituzioni calabresi , notizie anche ingiuste sulla Calabria.
Decreti governativi che ne bloccano l’autonomia, partoriti come se la nostra regione fosse una colonia dell’antico Impero , misure che commissariano di fatto l’attività istituzionale .
Vogliamo che il destino della Calabria lo decidano i calabresi e per questo abbiamo fiducia in Occhiuto, nella consapevolezza che non basterà mai un solo uomo al comando, ma che ci vogliano sinergie , aria fresca, rinnovamento, tutto quello che il centrodestra ha fallito con Chiaravalloti prima ( e molti di noi erano in fasce) e con Scopelliti poi.
Per questo abbiamo detto si a Mario Occhiuto: affinché ci restituisca la speranza di poter tornare un giorno nelle nostre città e porti via la rassegnazione di dover essere per forza esuli in altre città italiane.
*Università la Sapienza di Roma **Università statale di Milano ***Università Federico II di Napoli
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