di Michele Presta
COSENZA La matematica dice che manca un punto per la permanenza in serie B anche nella prossima stagione ma il Cosenza di Piero Braglia regala ai tifosi la sorpresa più bella che si possa scartare in un uovo di Pasqua: i tre punti contro La Spezia. Una ipoteca concreta per il secondo anno in cadetteria firmata Kastriot Dermaku capitano e uomo simbolo dei lupi del patron Eugenio Guarascio. In settemila nel giorno di Pasquetta, “ubriachi” di un Cosenza che vince di misura ma è capace di creare più di dieci occasioni da goal. Tre punti adesso dividono il Cosenza dalla zona play-off, silani che venerdì andranno in trasferta contro il Benevento prima dell’ultimo turno in casa contro il Venezia. « Il nostro obiettivo era di superare i 40 punti a fine stagione -dice il capitano Dermaku ai microfoni di Dazn- lo abbiamo fatto con tre giornate di anticipo e non possiamo che festeggiare ed essere felici. Giocheremo le prossime partite con più tranquillità, sappiamo che i play-off sono vicini e sognare non costa nulla. Non ci aspettavamo di fare una stagione così importanti, ho tanti compagni di squadra con cui ho condiviso l’esperienza della serie C e se oggi in campo c’erano tanti di loro significa che la serie C è un campionato di livello». Sul futuro non si sbilancia. «La voglia di andare in A c’è ma vediamo come andrà il mercato. La situazione è complicata, ho avuto qualche contatto ma nulla di concreto».
LA PARTITA Partono subito forte i liguri. I primi minuti dell’incontro i padroni di casa hanno avuto non poche difficoltà a contenere la manovra offensiva orchestrata dall’ex Okereke, Ricci e Bartolomei. L’episodio che cambia però le sorti dell’incontro è al decimo minuto. Cross da calcio d’angolo di Embalo e tocco di mano di Mora. Per l’arbitro Fabio Piscopo non ci sono dubbi: rigore e rosso diretto. Sul dischetto si presenta Tutino che però calcia un rigore lento e prevedibile, Lamanna si distende e tiene il risultato inchiodato sullo zero a zero. Il portiere scuola Genoa, schierato da Pasquale Marino difende la porta sul tiro di D’Orazio e Dermaku ma è il collega Perina a guadagnarsi una pioggia di applausi. L’insidioso tiro di Bartolomei direttamente da punizione mette i brividi ai tifosi, rincuorati da una parata dell’estremo difensore cosentino che mette però la palla i angolo. Nessun cambio al rientro in campo, ma il La Spezia accusa la stanchezza data dallo sforzo di energie per coprire gli spazi lasciati liberi dall’espulsione di Mora. Embalo è una spina nel fianco della difesa degli ospiti. Le sue percussioni sono sempre pericolose e nel goal del vantaggio non poteva mancare il suo zampino. Settimo corner per il Cosenza, Embalo svetta tra le maglie bianche e di testa colpisce una palla che sbatte contro il palo e Dermaku deposita in rete. Tifosi in delirio ed incontro che cambia volto. Il Cosenza avrebbe più volte la possibilità di chiudere definitivamente i conti. Con Tutino che si fa ipnotizzare da Lamanna prima, poi i subentrati Litteri e Garritano non riescono a trovare l’angolo definitivo. Sul finale è ancora Perina a salvare i suoi. Punizione di Galabinov calciata con il contagiri ma l’estremo difensore compie il secondo miracolo della giornata. Festa sugli spalti e un finale di stagione in cui al Cosenza non rimane altro che divertirsi. (m.presta@corrierecal.it)
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