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Salasso da 2,3 milioni di euro per l'Asp di Cosenza

Polemica per un debito maturato senza alcun tentativo di transazione. Il parlamentare M5S Sapia: «Oliverio ne risponda politicamente». Il consigliere regionale Guccione: «Con le risorse destinate a…

Pubblicato il: 02/05/2019 – 10:02
Salasso da 2,3 milioni di euro per l'Asp di Cosenza

COSENZA «Il governatore Mario Oliverio risponda sul piano politico dei 2 milioni e 337mila euro che l’Asp di Cosenza dovrà pagare per interessi su acquisti sanitari. Il credito del fornitore è stato infine ceduto a Banca Ifis e nello specifico non risultano, leggendo il correlato provvedimento esecutivo, tentativi di transazione da parte della stessa Asp». Lo denuncia il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Sapia, componente della commissione Sanità. «Si tratta – aggiunge Sapia – di uno scandalo a cielo aperto, che dimostra l’inadeguatezza del management sanitario riconducibile alle scelte politiche del governatore Oliverio. Con 2 milioni e 337mila euro, ripeto, nello specifico di soli interessi, si compra per esempio una tac modernissima per fare diagnosi a scopi preventivi. È una vergogna assoluta e i responsabili amministrativi dovranno pagare di tasca propria, perché in questo caso non ci sono giustificazioni che reggano». «Proprio nei giorni scorsi – continua il parlamentare del Movimento 5 Stelle – avevo presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti sulla vicenda di una tac pagata dall’Asp di Cosenza e data in prestito all’Azienda ospedaliera cosentina, con una spesa di oltre un milione». Sapia aggiunge: «Oliverio non ha capito che la Calabria è in piano di rientro dal disavanzo sanitario e che la gestione del personale, degli acquisti e dei rapporti economici è stata in capo ai vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, che finora ha nominato lui. Per quanto il consigliere regionale Carlo Guccione abbia ritenuto secondario questo aspetto, i fatti quotidiani – spiega il parlamentare M5S – confermano le pesanti negligenze di diversi dirigenti aziendali, espressione dell’indirizzo politico del presidente della Regione Calabria, a cui i malati calabresi chiederanno conto di tutti i disservizi e di tutti gli sprechi che ha provocato la sua amministrazione. Questi 2milioni e 337mila euro – conclude Sapia – peseranno, insieme agli altri paradossi della sanità calabrese, sulla coscienza e sul futuro politico di Oliverio, che, nonostante i disastri, continua a fare lo gnorri e a recitare la parte dell’incolpevole».
GUCCIONE: «LE CIFRE POTREBBERO AUMENTARE ANCORA» Sulla questione il consigliere regionale Carlo Guccione ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e al Commissario ad acta Saverio Cotticelli. «Ben 2.337.173,65 di interessi per ritardato pagamento e 182.424,38 per rimborso di spese legali. È questa la cifra che l’Asp di Cosenza dovrà pagare, non essendosi opposta ai decreti ingiuntivi, facendo in modo che gli stessi diventassero esecutivi. E le cifre potrebbero continuare ad aumentare. Tutto ciò – afferma Guccione – rappresenta l’emblema di come le risorse destinate a curare i cittadini, vengano sottratte per pagare parcelle e interessi milionari ad avvocati, case farmaceutiche e Telecom».
Il consigliere regionale ricostruisce quindi tutta la vicenda: «Con delibera numero 10 del 29 aprile 2019 dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il Commissario ad acta Stefano Tenuta, nominato dopo la sentenza del Tar Calabria a seguito del giudizio di ottemperanza, ha deliberato di procedere alla liquidazione delle somme per il pagamento dei tre decreti ingiuntivi a favore di Banca Ifis S.p.a. Queste le cifre: euro 2.337.173,65 per interessi di ritardo pagamento; euro 182.424,38 per rimborso spese legali; la somma di euro 2.718.975,85 per la sorte capitale – liquidate sul conto di competenza; euro 1.076.319,44 in sorte capitale da imputare e liquidare sul conto 204060101 – debiti v/fornitori».
«La sanità calabrese continua ad essere protagonista di situazioni sempre più paradossali, al limite dell’inverosimile. Quello appena descritto – sottolinea Guccione – è l’ennesimo esempio di come l’Asp continua a gestire le risorse pubbliche. Decine di milioni di euro, finalizzati a garantire i Livelli essenziali di assistenza e le prestazioni sanitarie dei cittadini dell’Asp di Cosenza, sono stati invece utilizzati per pagare parcelle, interessi di mora e pagamenti doppi e tripli di una stessa fattura. Il Commissario ad acta si è riservato, inoltre, di espletare ulteriori attività di liquidazione per la documentazione (fatture) che non risultano attualmente registrate nel sistema di contabilità dell’Asp e di cui ne è stata richiesta copia conforme delle stesse alla Banca Ifis S.p.a.».
 

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