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Regione, la “maggioranza” si dissolve dopo l'ok ai vitalizi

Consiglieri compatti per votare la legge che introduce le loro pensioni. Poi il rompete le righe. Oliverio continua a non avere i numeri

Pubblicato il: 28/05/2019 – 18:47
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Regione, la “maggioranza” si dissolve dopo l'ok ai vitalizi
REGGIO CALABRIA Sono rimasti in aula giusto il tempo di approvare la legge che ridetermina i vitalizi e introduce le loro pensioni (qui la notizia). Una volta incassato il risultato, i consiglieri di minoranza si sono accorti che il centrosinistra non aveva i numeri per mandare avanti la seduta e hanno fatto saltare il banco. Consiglio finito anzitempo e tutti a casa. Eppure i lavori stavano procedendo spediti. L’Aula aveva licenziato alcuni debiti fuori bilancio (pari a circa 70mila euro), le modifiche allo Sblocca cantieri, gli interventi per l’assistenza a favore dei ciechi pluriminorati e, infine, una norma, a firma di Tallini e Romeo, con cui è stata approvata una interpretazione autentica in merito alla legge sulla spending review regionale applicata alle partecipate. Il provvedimento dovrebbe impedire a Ferrovie della Calabria di subire tagli in quanto le riduzioni previste «sono significative e non sembrano tenere conto della natura di società che opera sul mercato e che, in quanto tale, potrebbe subire variazioni significative dei costi di produzione e approvvigionamento e anche della produzione e del fatturato, in relazione alle prestazioni effettuate». Subito dopo, è scoppiato il caso politico. Gianluca Gallo (Cdl), ha rilevato che «ancora una volta, la maggioranza di governo non ha i numeri» e che «c’è una situazione di dissolvimento dlla maggioranza». Insomma, «è un’agonia che non può continuare. Chiediamo a Oliverio di prenderne atto e di convocare al più presto le elezioni non oltre il mese di novembre». Gallo ha quindi chiesto il rinvio dei lavori. Proposta accolta anche da Fausto Orsomarso (Misto) e dal capogruppo del Pd Sebi Romeo, che però ha esortato la minoranza a non addurre «motivazioni politiche» alla scelta. Al presidente Irto non è quindi rimasto altro da fare che dichiarare conclusa la seduta. (pbel)
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