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L'indagine su Palamara e i riflettori del Csm sul futuro della Procura di Roma

Sembra essere destinata a tracimare in tribunale e di fronte alla commissione disciplinare del Csm, la corsa per la guida della procura di Roma, da poco lasciata da Giuseppe Pignatone. Che il posto f…

Pubblicato il: 30/05/2019 – 0:18
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L'indagine su Palamara e i riflettori del Csm sul futuro della Procura di Roma
Sembra essere destinata a tracimare in tribunale e di fronte alla commissione disciplinare del Csm, la corsa per la guida della procura di Roma, da poco lasciata da Giuseppe Pignatone. Che il posto faccia gola a molti è noto e altrettanto che la battaglia sia aperta. Tuttavia – è emerso oggi dalle pagine della stampa nazionale – i fronti in guerra potrebbero non essere così chiari, tanto meno limpidi i mezzi per vincerla. A contendersi lo scettro della procura della Capitale sono Marcello Viola, esponente di Mi e attuale procuratore generale di Firenze, e Franco Lo Voi, attuale procuratore capo di Palermo che di Pignatone è sempre stato indicato come naturale successore. Quanto meno ufficialmente. Secondo quanto riportato da diversi media nazionali invece, a costruire e spingere la candidatura di Viola, sarebbe Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati già pm a Reggio Calabria alla fine degli anni 90, anche grazie al valido supporto di Cosimo Maria Ferri, deputato renziano ed ex sottosegretario Pd alla Giustizia nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, ma legato anche ai berlusconiani Niccolò Ghedini e Denis Verdini. Perché il dato viene fuori? Perché – raccontano Repubblica, Corriere della Sera e Messaggero – Palamara sarebbe da tempo sotto la lente degli investigatori per corruzione. Con quest’accusa, su segnalazione della Procura di Roma, sarebbe stato aperto un fascicolo d’indagine a Perugia. Al centro dell’inchiesta, i rapporti dell’ex presidente dell’Anm con Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, arrestato nel febbraio di quell’anno per frode fiscale, in affari con Piero Amara, avvocato travolto dall’inchiesta della Procura di Roma per il suo ruolo nelle sentenze “aggiustate” della magistratura amministrativa. Per l’Ufficio della Capitale, nell’amicizia fra i due ci sarebbero viaggi, regali e cadeaux inspiegabili e comunque poco opportuni. In ogni caso, da indagare. «Mai, e sottolineo mai, baratterei il mio lavoro e la mia professione per alcunché – ha detto con una nota Palamara, annunciando di aver chiesto di essere sentito dai colleghi di Perugia incaricati dell’indagine – sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm per permettermi di interferire sulle sue scelte e in particolare sulla scelta del procuratore di Roma e dei suoi aggiunti». Di certo, anche il Csm, così come la Cassazione, sulla questione hanno deciso di vederci chiaro e avviare una pre-istruttoria. Nel frattempo però, il parlamentino dei giudici ha un’altra gatta “romana” da pelare. Riguarda sempre la procura della Capitale, ma chiama in causa il suo ex capo, di recente andato in pensione, e il suo braccio destro di ordinaria, il procuratore aggiunto Paolo Ielo. Secondo quanto segnalato dal pm della capitale Stefano Rocco Fava i due non si sarebbero astenuti dall’indagine sulla Napag, società in rapporti Eni, sebbene i rispettivi fratelli ne siano stati consulenti. E se Ielo avrebbe presentato richiesta di astensione, pur continuando a partecipare alle riunioni di coordinamento sull’inchiesta –riportano Il Fatto Quotidiano e La Verità – lo stesso non avrebbe fatto Pignatone. Di più, di fronte alla richiesta del pm Fava di approfondire su Amara, secondo i suoi sospetti reale titolare della Napag, gli avrebbe tolto il fascicolo. Da qui la denuncia del sostituto, che dopo una (inutile) battaglia interna all’Ufficio a colpi di missive ufficiali, al Csm avrebbe segnalato anche alcuni incarichi ricevuti dal fratello di Pignatone. Adesso toccherà al Csm sbrogliare la non semplice matassa, con in più l’urgenza di non lasciare scoperta troppo a lungo una delle procure più importanti d’Italia. (ac)
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