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“Rimpiazzo”, annullata ordinanza per il boss “Scarpuni”
Pantaleone Mancuso è accusato di tre estorsioni ai danni di altrettanti imprenditori nella zona di Vibo Marina. Decisione analoga per Colace
Pubblicato il: 07/06/2019 – 15:38
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CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”, nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo”. Mancuso, attualmente al 41 bis, difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Calabrese, è accusato di tre estorsioni ai danni di altrettanti imprenditori (Maduli, Fiorillo e Russo) aggravate dalle modalità mafiose. Questi fatti, contestati in concorso con Nazzareno Colace (difeso dall’avvocato Sabatino) per il quale il Riesame ha pure annullato la misura, sarebbero maturati nella zona di Vibo Marina dove sarebbe stato consolidato il predominio dei Mancuso fino all’intervento del gruppo dei Piscopisani. “Scarpuni”, per il quale l’accusa ha chiesto una condanna a 18 anni in Appello nel processo “Black Money”, è considerato ai vertici della cosca che ha il suo feudo tra Limbadi e Nicotera.
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