Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
Lamezia, presidio e sciopero della fame per la capitana Carola
Iniziativa dell’artista e attivista Simona Ponzù Donato e della Casa del popolo dopo l’arresto di Rackete per lo sbarco della Sea Watch
Pubblicato il: 01/07/2019 – 12:42
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

LAMEZIA TERME Uno sciopero della fame dell’artista e attivista Simona Ponzù Donato con presidio permanente per la libertà di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch: è l’iniziativa presa dalla stessa artista e dalla Casa del popolo di Lamezia e del Reventino che partirà stasera alle 21 alla Casa del popolo.
«In questi giorni – è scritto in una nota – abbiamo assistito all’ennesimo episodio vergognoso di questa triste e miserabile pagina della storia politica italiana. È ora di dire basta all’utilizzo di vite umane per continuare a portare avanti quella che è solo propaganda, non certo il lavoro politico di cui ha bisogno questa nazione. Anzi, questo gioco crudele disumanizza, incattivisce, ed è spaventoso il punto in cui siamo arrivati. È ora di aprire gli occhi e il cuore, di avere il coraggio di prendere una posizione, di non consentire mai più violazioni così gravi della persona e nei confronti della vita stessa. Rivolgiamo un appello a tutta la società civile, vi chiediamo di aderire e partecipare al presidio permanente contro l’arresto di Carola Rackete, per difendere il diritto inviolabile a restare umani e quello sacrosanto di tutelare ogni vita, perché non si può negare il diritto alla solidarietà, non ci toglieranno anche questo».
«Vogliamo Carola Rackete libera. Rivendichiamo – conclude la nota – il diritto a restare umani, perché ogni vita è sacra e va difesa. Per questa ragione da oggi l’artista e attivista inizia lo sciopero della fame e dalle 19 tutti insieme saremo in presidio permanente. Vi chiediamo di partecipare e sostenerci attivamente con la vostra presenza».
«In questi giorni – è scritto in una nota – abbiamo assistito all’ennesimo episodio vergognoso di questa triste e miserabile pagina della storia politica italiana. È ora di dire basta all’utilizzo di vite umane per continuare a portare avanti quella che è solo propaganda, non certo il lavoro politico di cui ha bisogno questa nazione. Anzi, questo gioco crudele disumanizza, incattivisce, ed è spaventoso il punto in cui siamo arrivati. È ora di aprire gli occhi e il cuore, di avere il coraggio di prendere una posizione, di non consentire mai più violazioni così gravi della persona e nei confronti della vita stessa. Rivolgiamo un appello a tutta la società civile, vi chiediamo di aderire e partecipare al presidio permanente contro l’arresto di Carola Rackete, per difendere il diritto inviolabile a restare umani e quello sacrosanto di tutelare ogni vita, perché non si può negare il diritto alla solidarietà, non ci toglieranno anche questo».
«Vogliamo Carola Rackete libera. Rivendichiamo – conclude la nota – il diritto a restare umani, perché ogni vita è sacra e va difesa. Per questa ragione da oggi l’artista e attivista inizia lo sciopero della fame e dalle 19 tutti insieme saremo in presidio permanente. Vi chiediamo di partecipare e sostenerci attivamente con la vostra presenza». Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali