Magistratura Indipendente, all’esito dell’assemblea del 5 e 6 luglio e dopo ampio e partecipato dibattito, ritiene unanimemente di riaffermare, con forza, i doveri imprescindibili del magistrato di osservare una rigorosa etica nell’esercizio delle funzioni e nello svolgimento di qualsiasi incarico istituzionale.
In particolare, con riferimento ai recenti eventi noti come il “caso Palamara”, afferma con convinzione la intollerabilità di qualsiasi interferenza impropria e al di fuori delle dinamiche ordinamentali, ove finalizzata ad orientare o condizionare le scelte del Consiglio superiore.
Il richiamo ai valori statutari di affermazione dell’apoliticità e dell’indipendenza dell’Ordine giudiziario impone, rispetto a tali improprie forme di interlocuzione, prese di posizione severe e incondizionate.
Tali eventi pongono anche la necessità di interrogarsi profondamente sulla questione morale e culturale che ne è il substrato, ovvero sullo snaturamento dei gruppi associativi, nella misura in cui da luoghi di condivisione ed elaborazione culturale finiscono per diventare centri di gestione delle aspettative dei singoli e di risoluzione delle questioni personali.
Occorre conseguentemente ribadire la necessità di una rigorosa coerenza tra valori professati e prassi applicate da parte di tutti coloro che sono investiti di cariche istituzionali e dei singoli associati, nonché un ripensamento del sistema di espressione delle candidature per il C.S.M., orientato nel senso di ridimensionare il peso degli apparati di corrente nella fase di designazione e di valorizzare al massimo il percorso professionale e la competenza del candidato.
Per tali motivi Magistratura Indipendente ritiene necessaria ed ineludibile una chiara inversione di tendenza provvedendo in primo luogo ad un avvicendamento nelle cariche statutarie, al fine di favorire il più ampio contributo di sensibilità e di esperienze professionali ed una netta discontinuità, pur nella continuità degli alti valori da sempre perseguiti dal gruppo, nominando segretario generale Paola D’Ovidio (magistrato in servizio presso il Massimario della Cassazione); presidente Maria Grazia Arena, (presidente Tribunale Reggio Calabria); vicesegretari Eligio Paolini, Vittorio Corasaniti, Liana Esposito; vicepresidenti Adriana Blasco, Giulio Corsini, Marina Nuccio; segretario organizzativo e tesoriere Giuseppe Lucantonio; presidente del consiglio nazionale Iside Russo (presidente Corte Appello Salerno); vicepresidente del consiglio nazionale Annarita D’Onofrio; probiviri Angelo Piraino, Ettore Pedicini, Cesare Parodi, segretario sindacale Edoardo Cilenti (fino ad aprile 2020); responsabile dell’ufficio studi Gianluca Grasso e responsabile comunicazioni Salvatore Casciaro.
Magistratura Indipendente intende farsi interprete, per prima, dell’esigenza di preservare ogni singolo magistrato da qualsiasi influenza interna ed esterna, di garantirne la libertà di giudizio e di promuoverne il pieno sviluppo professionale nella assoluta indipendenza,
In tale prospettiva, invita gli attuali componenti del CDC a non candidarsi per le prossime elezioni suppletive del CSM e ritiene, altresì, utile e necessario farsi promotrice della convocazione in tempi brevi di un congresso straordinario per favorire un confronto ampio e approfondito sulle linee culturali e di condotta, in particolare affrontando i seguenti temi:
▪ ripensamento del sistema di espressione delle candidature per il C.S.M.;
▪ introduzione nello statuto di Magistratura Indipendente del divieto per i membri del C.D.C. di candidarsi immediatamente al C.S.M.;
▪ rigorosa coerenza tra valori professati e prassi applicate da parte di tutti coloro che sono investiti di cariche istituzionali e dei singoli associati.
Nell’immediatezza auspica altresì, ritenendola assolutamente necessaria, la convocazione di un congresso nazionale straordinario dell’A.N.M. per discutere le iniziative comuni in vista di una rifondazione ideale e culturale dell’Associazione stessa nella piena adesione ai valori costituzionali che costituiscono un patrimonio culturale dell’intera Magistratura.
*presidente Magistratura Indipendente
**segretario generale Magistratura Indipendente
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