LONATE POZZOLO «Gli onesti sono di più». È l’eloquente slogan della manifestazione organizzata dal Comune di Lonate Pozzolo, la cittadina del Varesotto al centro dell’inchiesta (“Krimisa”) che ha riacceso i riflettori sugli affari della ‘ndrangheta in Lombardia. Circa un migliaio di persone ha partecipato martedì sera alla marcia silenziosa (foto da Varese News) a conclusione della quale è intervenuta l’attuale sindaca, Nadia Rosa, che ha condannato duramente gli intrecci tra ‘ndrangheta e politica emersi dall’inchiesta della Procura antimafia di Milano. «L’operazione Krimisa – ha detto Rosa – ha gettato pesanti ombre sulle passate amministrazioni di Lonate Pozzolo. Noi siamo qui per prendere apertamente le distanze; girarsi dall’altra parte e far finta di niente non porta a nulla di buono. Il rispetto delle regole deve sempre essere la priorità».
Presenti alla marcia, oltre alla giunta di Lonate, anche i sindaci di Somma Lombardo (Stefano Bellaria) e Samarate (Enrico Puricelli), l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, l’assessore all’urbanistica di Varese Andrea Civati e il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi. Tra gli altri è intervenuto anche il parroco Gianbattista Inzoli, che ha ricordato le parole che Papa Giovanni Paolo II rivolse ai malavitosi il 9 maggio 1993: «Nella vita ci si può sempre convertire. Scegliere di agire per vie traverse, calpestando le leggi e con il solo scopo di arricchirsi, porta solo tristezza e solitudine. Il mio appello è quindi rivolto a chi compie queste azioni che danneggiano tutta la comunità: siete ancora in tempo per scegliere la legalità».
https://youtu.be/ZuOhd1ygez8
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