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«“Calabria delle Meraviglie”, un documentario per ribaltare gli stereotipi»

Nicola Irto presenta al Magna Graecia Film Festival la “scommessa” istituzionale del consiglio regionale. «Emozionerà il pubblico e ci restituirà l’orgoglio dell’appartenenza»

Pubblicato il: 30/07/2019 – 21:30
«“Calabria delle Meraviglie”, un documentario per ribaltare gli stereotipi»

CATANZARO «L’idea di realizzare il documentario “Calabria delle meraviglie” nasce dalla mia volontà di fornire un contributo per promuovere l’immagine positiva della nostra straordinaria regione e allontanare i luoghi comuni. Per presentare il documentario, non poteva esserci vetrina migliore del palco del Magna Graecia Film Festival, indiscutibilmente una delle più prestigiose rassegne cinematografiche del Mezzogiorno. Siamo giunti alla sedicesima edizione e ogni anno il direttore artistico, Gianvito Casadonte, ci ha abituati a presenze hollywoodiane sul red carpet del lido di Catanzaro». È sottolineando il connubio tra il documentario voluto dalla presidenza del consiglio regionale e il festival in corso a Catanzaro che Nicola Irto entra nel merito dell’impegno istituzionale per offrire una nuova immagine della Regione, slegata dagli stereotipi. «Ecco – spiega nella serata in cui il documentario viene presentato al pubblico – gli eventi di cui la Calabria ha bisogno per elevare la propria reputazione e per diffondere la sua immagine migliore nel mondo».
«“Calabria delle meraviglie” – continua il presidente del consiglio regionale – vuole essere un contributo per cambiare la narrazione della nostra terra, il suggello di un progetto che abbiamo pensato e portato avanti tenacemente, a Palazzo Campanella, nella legislatura che volge al termine». Una legislatura nella quale «l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato il primo piano di comunicazione nella storia dell’Assemblea. Mai ne era stato predisposto uno in quasi 50 anni di regionalismo. Abbiamo tagliato risorse ai costi della politica, introdotto per primi in Italia eccezionali misure di trasparenza amministrativa, lanciato la campagna “open Palazzo” per avere un consiglio regionale aperto alla società civile, finanziato l’attività del polo culturale “Mattia Preti” per sostenere la cultura calabrese, infine abbiamo investito sulla reputazione della Calabria». E qui si innesta nuovamente il documentario: «C’è tanta bellezza nella nostra regione – dice Irto –, ma a volte le passiamo accanto vedendola senza guardarla con attenzione. Il documentario, raccontato dalla voce straordinaria di Luca Ward, ci consentirà di apprezzare il grande patrimonio di cui disponiamo, grazie alle immagini di altissima qualità, alle riprese effettuate con il drone, alla narrazione completa ma “leggera” e fruibile a tutti. Un documentario che restituisce dignità alla bellezza, all’arte, alla storia e alla cultura della Calabria con uno sguardo d’assieme che, ne sono certo, emozionerà il pubblico e soprattutto contribuirà a restituirci l’orgoglio di essere calabresi”».
Irto aveva preso posizione, nello scorso maggio, contro la fiction trasmessa in Rai e ispirata ai fatti della strage di Duisburg, definendola «malriuscita, soprattutto per una rappresentazione della Calabria spesso distante dalla realtà. La nostra è una comunità composta, nella sua stragrande maggioranza, da persone orgogliose, oneste e lavoratrici, che con la ‘ndrangheta non hanno nulla a che vedere». «Sono convinto – scriveva Irto in una lettera inviata al direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta – che la produzione messa in onda ieri sera non abbia fornito un buon servizio né alla mia regione, di cui viene proposta una narrazione infedele e forzata, né al Paese, che della Calabria rischia di farsi, ancora più di quanto non sia avvenuto nel passato, un’idea totalmente sbagliata».
https://www.youtube.com/watch?v=l2loDtONfXg
IL DOCUMENTARIO È, dunque, anche per capovolgere questo punto di vista, che il consiglio regionale ha pensato a “Calabria delle meraviglie” (sopra potete vedere il promo), un documentario che punta a promuovere la regione esaltando tre valori inconfutabili ed inestinguibili: l’identità (intesa come la capacità di dialogare col proprio passato) il potere della memoria (testimoniato dai suoi giacimenti culturali) e la bellezza primordiale dei suoi paesaggi. Le immagini sono pensate per trasmettere una nuova chiave di lettura, affascinando e coinvolgendo quanti vorranno investire in questa terra o semplicemente guardarla con occhi diversi, al riparo da stereotipi e luoghi comuni. Il documentario racconta, illustrandole, le bellezze e i tesori storico-artistici della Calabria attraverso una straordinaria polifonia di luoghi, voci e storie con un linguaggio contemporaneo, senza un argomentare semplicemente didascalico e informativo, proponendo invece un vero e proprio viaggio visivo fortemente emozionale e, quindi, di grande suggestione. Allo spettatore vengono offerti differenti “punti di vista”, grazie all’utilizzo del drone che consente di riprendere nella sua interezza, per esempio, siti archeologici con un risultato di sicuro impatto visivo. “Calabria delle meraviglie” è un viaggio nella cultura diffusa della Calabria, pensato per fornire alle comunità locali, ai turisti e agli appassionati viaggiatori nuovi stimoli per conoscere e visitare la regione. L’elenco dei luoghi “visitati” è davvero lungo: laghi, borghi, grotte, foreste, spiagge e panorami mozzafiato,  in molti casi anche destinazioni poco conosciute. Dalla vallata dello Stilaro al filo magnogreco che lega Monasterace, Locri e Gerace. Dai borghi fantasma di Roghudi e Pentadattilo alle fortezze di Scilla, Cosenza, Crotone, Le Castella, Caccuri, Santa Severina e Pizzo. Dalla grotta del Romito, dagli imponenti megaliti di Nardodipace all’insediamento rupestre di Zungri, sino alle grotte di Tremusa a Scilla e di Sant’Angelo a Cassano. Dal Parco Archeologico di Sibari e di Isola Capo Rizzuto al Parco Archeologico di Scolacium sino alla Galleria Nazionale di Cosenza ed al Complesso monumentale S. Giovanni di Catanzaro. E ancora dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, della Sibaritide, di Crotone, al Museo dei Marmi Soriano, al Museo diocesano di Rossano e Gerace sino all’Abbazia Florense, alla Certosa di Serra San Bruno e al Santuario di Polsi. E ancora tra boschi, laghi e la natura selvaggia dei tre Parchi naturali e coast to coast dall’Ionio al Tirreno fino alle riserve marine.

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