SCANDALE Fissata l’udienza di merito del ricorso contro la realizzazione della discarica di Santa Marina di Scandale. La Prima sezione del Tribunale regionale amministrativo della Calabria ha convocato per il 15 gennaio prossimo l’udienza pubblica, «ritenuto che gli interessi di parte ricorrente possono essere adeguatamente tutelati attraverso la sollecita fissazione dell’udienza di merito».
Il ricorso è stato presentato dal Comune di Scandale, che chiede l’annullamento del decreto dirigenziale emanato dalla Regione Calabria lo scorso 3 maggio, con il quale sono stati modificati i codici Cer dell’impianto. In sostanza la Regione ha rispolverato un progetto che era stato autorizzato nel 2010 per una discarica, nello stesso sito di Santa Marina, per lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (amianto). Il progetto era stato annullato da un provvedimento del 2012 del presidente della Repubblica, a cui i cittadini di Scandale si erano rivolti con un ricorso.
Secondo il Comune di Scandale, che ha presentato il ricorso al Tar, il vecchio progetto non poteva essere ripreso e rimodulato cambiando semplicemente i codici Cer (da rifiuti speciali pericolosi a rifiuti speciali non pericolosi, scardi della raccolta differenziata) in quanto era stato cancellato. Sempre secondo il Comune di Scandale si doveva procedere con una nuova proposta. La proposta per la realizzazione della discarica è stata presentata dalla società Ecolsystema e prevede la realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti di 450.000 metri cubi.
Il Comune di Scandale nel procedimento al Tar Calabria chiama in causa, oltre alla Regione, anche l’Ecolsystema, la Provincia di Crotone, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Calabria e l’Azienda sanitaria provinciale pitagorica per avere espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto di smaltimento rifiuti. Intanto una decina di aziende agricole che operano a ridosso del sito di Santa Marina, nell’agro di Crotone e in quello di Scandale, e un gruppo di cittadini hanno presentato un nuovo ricorso al presidente della Repubblica, che è stato già notificato al destinatario. (gm)
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