MESSINA È morto, a 89 anni, Giovanni Morgante, presidente della Ses, Società editrice del quotidiano Gazzetta del Sud, che dal 2017 ha rilevato anche il Giornale di Sicilia. Figlio di Pasquale Morgante, che fu, come tipografo, tra i pionieri di quel giornale nato nel 1952 per volere di Bonino, l’imprenditore venuto dalla Liguria a realizzare il sogno di un quotidiano del Sud, che facesse da ponte tra Sicilia e Calabria. La notizia è pubblicata sul sito Internet della Gazzetta del Sud.
È stato l’anima della Gazzetta del Sud, il cuore pulsante, l’uomo che ha raccolto l’eredità del cavalier Umberto Bonino e che per decenni ha portato avanti uno dei più importanti progetti editoriali in Italia, con la lungimiranza dei grandi imprenditori e in più con un senso di umanità che era il suo segno distintivo. E Giovanni Morgante è stato tra le colonne portanti, assieme a Nino Calarco, di quel sogno diventato realtà.
IL CORDOGLIO DELL’ORDINE Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ha inviato un messaggio di cordoglio e di condoglianze, «a titolo personale e a nome dell’intero Consiglio regionale dell’Ordine», all’amministratore delegato della Società editrice siciliana, Lino Morgante, per la scomparsa del padre, Gianni Morgante, presidente della stessa Ses.
«Caro Lino – ha scritto Soluri nel messaggio – ti sono vicino nel dolore per la scomparsa di un grande ed indimenticabile protagonista dell’editoria e del giornalismo in Calabria e in Sicilia. Con Gianni Morgante scompare un pezzo di storia. Condoglianze sentite, anche a nome dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, a te, ai tuoi familiari e a tutta la “famiglia” della Gazzetta, per la quale Gianni Morgante è stato un autentico padre e un vero nume tutelare grazie alla sua esperienza, alla sua intelligenza, alla sua capacità e al suo equilibrio».
Messaggi di cordoglio e di riconoscimento per la sua attività sono stati inviati anche, tra gli altri, dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, dal presidente della Regione, Mario Oliverio, dal presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, dai parlamentari Jole Santelli, Wanda Ferro e Marco Siclari e dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.
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