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Asp di Reggio, il mistero delle 50 Panda “consegnate” ai dirigenti

La Uil contesta l’utilizzo dei mezzi acquistati il leasing nel 2017. «Costano 150mila euro all’anno ma non hanno permesso di abbattere abusi e sprechi. Le gestisce un “biologo” e non il 118»

Pubblicato il: 19/08/2019 – 11:18
Asp di Reggio, il mistero delle 50 Panda “consegnate” ai dirigenti

REGGIO CALABRIA Nel febbraio 2017, l’Asp di Reggio Calabria – con una delibera firmata dagli allora commissario e subcommissario Giacomino Brancati e Felice Iracà – ha deciso di dotarsi in leasing di 50 autovetture da utilizzare “per le obiettive necessità funzionali dell’Ente”. Una scelta che, ricorda la Uil di Reggio Calabria in una nota, “comporta la spesa di 150mila euro anno, quindi di 600mila euro per i quattro anni previsti dal contratto di “affitto” in aggiunta alle spese carburante”. Questa spesa, per il sindacato avrebbe dovuto “consentire il corposo ridimensionamento dell’esoso fenomeno riconducibile all’utilizzo del mezzo proprio e al correlato virtuoso risparmio relativo alla conseguente corresponsione della indennità chilometrica”. Per il sindacato, in realtà, la decisione maturata dal management ha aperto nuovi orizzonti di “mala gestione”. Che vengono elencati dal segretario territoriale Nicola Simone: 1) anacronistico e illegittimo coordinamento del servizio navetta, mediante la disponibilità di un certo numero di auto Fiat Panda, da parte di un “biologo” ( il servizio navetta è di competenza della Centrale Operativa Suem 118) ; 2) nel tempo numerose autovetture sono divenute di esclusiva pertinenza personale di dirigenti amministrativi, sanitari e capo dipartimento con annessi collaboratori/accompagnatori, rasentando se non conclamando il reato di peculato e truffa; 3) tale deriva non ha probabilmente consentito alcuna contrazione della spesa per gli sprechi collegati all’abuso nelle autorizzazioni all’utilizzo al mezzo proprio”. Il sindacato, per questo motivo, chiede una serie di chiarimenti. Innanzitutto domanda “se il sanitario a suo tempo destinato anacronisticamente al coordinamento servizio navetta in questione continui ad essere distratto colpevolmente dai propri compiti di istituto, vista peraltro la carenza di personale presso i servizi di laboratorio di analisi, con quale atto formale sta svolgendo tale incarico, dov’è ubicato tale coordinamento, quanto personale è ivi assegnato”. E poi “chi è il responsabile del parco autovetture ricomprendente le Fiat Panda- da chi sono state assegnate tali auto – con quali motivazioni” e “quanti e quali dipendenti sono a tutt’oggi autorizzati all’utilizzo al mezzo proprio”. La Uil chiede anche di conoscere “la spesa annua relativa ad autorizzazione all’utilizzo al mezzo proprio per gli anni 2016, 2017, 2018 a tutt’oggi” e “chi sono i responsabili del procedimento inerente il controllo dell’effettiva necessità ad utilizzare i mezzi Asp e propri e la corrispondente spesa”. Il sindacato, che si rivolge alla commissione straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, al commissario al Piano di rientro e alla Regione, sollecita un ritorno “alla corretta utilizzazione del personale sanitario nel rispetto della qualifica professionale, la ricollocazione del servizio navetta sotto il diretto coordinamento della Centrale operativa Suem 118, la revoca dell’assegnazione e utilizzo delle 50 Fiat Panda (esclusi i settori inerenti i servizi essenziali) e la revoca di tutte le autorizzazioni all’utilizzo del mezzo proprio”.

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